Le bellezze paesaggistiche, storiche, ambientali ma, soprattutto, il patrimonio enogastronomico di Tramonti con il suo fiore all’occhiello per eccellenza, la pizza, ancora una volta approdano e conquistano i circuiti mediatici nazionali.

Nei giorni scorsi, infatti, il vicesindaco della città dei Monti Lattari Vincenzo Savino è stato protagonista di un’intervista concessa all’emittente radiofonica Rai Isoradio, in cui, esponendo una summa delle bellezze del territorio, ha ricordato l’importante appuntamento del 4-6 Marzo, quando la pizza della città dei Monti Lattari sarà protagonista dell’evento Pizza Academy Tramonti.

Tramonti è la città della tramontana – così gli amalfitani battezzarono questo vento perchè proveniva proprio da Tramonti – del vino, del fior di latte, della Pizza, del castagno, borgo autentico, oltre che paese dei Limoni e dell’elisir di lunga vita del nostro territorio, il concerto, che veniva utilizzato come panacea contro tutti i mali“, ha esordito il vicesindaco della città dei Monti Lattari.

Tramonti, come ricordato da Savino, che riveste anche il ruolo di coordinatore regionale dell’Associazione Città del Vino, delegato dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia e membro del cda di Bimed, è un eccezionale giacimento d’arte e cultura, ricco di bellezze naturali ed ambientali, che si immergono nella tradizione enogastronomica: “Fa parte della Costa d’Amalfi e ne è una delle tre porte. La Costiera Amalfitana vive, infatti, di una duplice anima: contadina e marinara, in cui gli abitanti vivono con un piede nella vigna ed uno in barca“.

Una sintesi, questa, che si ritrova anche nella cucina della “Volpe Pescatrice”, quella che sa esprimere una simbiosi di sapori della terra e del mare.

Non è, però, soltanto la cucina ad essere protagonista della città, di quel corpus inconfondibile ed impareggiabile di bellezze ambientali e paesaggistiche che la rendono contraddistinta da un clima invidiabile. Elemento, quest’ultimo, che concorre a renderla l’humus perfetto per godere di un elisir di lunga vita, proprio come il concerto, il più antico rosolio della Costa d’Amalfi, anch’esso menzionato nel corso della lunga ed approfondita intervista per le sue proprietà terapeutiche.

 

Del resto, la longevità, che si ritrova nella presenza di numerosi centenari sul territorio, è una caratteristica che affonda le sue radici nella terra viva e fertile della zona, proprio come le vigne autoctone di Tintore.

Grande spazio anche alle bellezze storiche ed architettoniche della città, come ricordato, ancora, dal vicesindaco Savino: “Raccontano di popoli diversi, assolutamente da visitare la chiesa di San Pietro Apostolo a Figlino, quella di Sant’Elia, dell’Ascensione, il Conservatorio in cui è nato il concerto. C’è tanto da vedere, anche al di là della cultura enogastronomica. Una visita a Tramonti consente, infatti, di godere della vasta rete sentieristica, la più vasta del territorio, con una lunghezza di circa 80 km. Si pensi, ad esempio, al sentiero delle Formichelle, che parte da Tramonti, attraversa Maiori ed arriva a Minori. Prende il nome dalle donne che sulle spalle portavano i limoni destinati, poi, alla commercializzazione”. In cui, in altri termini, scoprire “il variegato mondo intorno ad un prodotto di eccellenza assoluta“.

Vigne Costiera Amalfitana

 

Proprio come la pizza tramontana. Se Napoli ne è la Capitale, infatti, chi l’ha fatta conoscere nel mondo sono gli oltre 2000 pizzaioli di Tramonti che hanno pizzerie dislocate non solo nel Nord Italia ma anche in Europa e nel Mondo, in un circuito di eccellenza che parte da un impasto magico, frutto di farine grezze, integrali, impreziosite dall’aroma del finocchietto selvatico, ma anche dai prodotti di pregio territorio. In primis, dal pomodoro Re Fiascone (“alias Umberto I, fu dedicato al marito della Regina Margherita in occasione della sua venuta a Napoli del 1878“), ma, soprattutto, dal fior di latte.

Pizza Tramonti Gambero

Fu quello che Raffaele Esposito detto nas’ e’ cane, originario della Costiera Amalfitana, impiegò per condire la pizza Margherita. Ma anche quello su cui Luigi Giordano, pizzaiolo tramontano visionario, basò per la nascita del suo franchising ante litteram di successo – ha aggiunto – Ebbe la brillante idea di impiegare la merce rimasta invenduta riuscendo, con un’intuizione, a diffonderla in tutta Italia“.

Appuntamento, dunque, al Pizza Academy del 4-6 Marzo, quando la pizza tramontana sarà protagonista di un’incontro tra varie filosofie e modi di vedere la pizza: “Ci saranno la scuola napoletana, quella casertana, quella romana; sarà una meravigliosa occasione di dialogo e valorizzazione della nostra eccellenza“, ha chiosato Savino.