Questa sera assisteremo ad una nuova puntata de Più forti del destino, la mini fiction di Canale 5 trasmessa per la prima volta il 9 marzo. L’attesa nei confronti di questa serie tv era molto alta, poiché annunciata come una delle migliori rappresentazione dell’ultimo periodo.

Sicuramente la prima puntata ha raggiunto un buon livello di ascolti e il pubblico si è detto entusiasta delle vicende narrate. Ma sapevi che la storia narrata in Più forti del destino è ispirata a fatti realmente accaduti?

Più forti del destino: dove siamo rimasti

Mercoledì 9 marzo è andata in onda la prima puntata di Più forti del destino. La storia racconta la vita di tre donne che, in un modo o nell’altro, devono sottostare alla volontà maschilista del tempo.

Arianna è sposata con un despota che pur di farla stare al suo fianco allontana la figlia della donna da casa. Costanza deve sposare un uomo vile e presuntuoso. Rosalia infine, è una donna coraggiosa che per le angherie di uomini crudeli vivrà un brutto momento. Le tre si ritrovano ad assistere ad una mostra di tecnologia dove viene presentato un cinematografo.

Purtroppo però scoppia un incendio che causa la morte di moltissime donne. Le tre si salvano per miracolo, anche se Rosalia riporta delle ustioni che la lasciano sfigurata. Costanza invece, viene salvata da Libero, che però viene ritenuto il responsabile dell’incendio.

Arianna infine, approfitta dell’incendio per fingersi morta e scappare dal marito. Ora la donna può vivere la sua vita con Saverio e cercare la figlia per ricongiungersi con lei.

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La vera storia dell’incendio di Parigi

Più forti del destino è ispirato a fatti realmente accaduti, più precisamente nel 1897 a Parigi. La triste vicenda riguarda la storia del Bazar de La Charité, un evento organizzato dai nobili francesi a scopo di beneficenza.

In questa occasione venne proiettato il filmato dei Fratelli Lumiere per promuovere l’avvento del cinematografo. Il 4 maggio 1897 però, scoppia un incendio che non solo danneggiò tutte le tecnologie ma rase al suolo il capannone di legno.

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Le vittime furono tantissime: si parla di 126 morti. Di questi la maggior parte erano donne poiché gli uomini, anziché salvarle, le hanno calpestate o addirittura spinte nelle fiamme. Questa vicenda è stata una vera e propria tragedia. Attualmente è stata edifiicata una piccola chiesa in ricordo delle vittime.