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Più forti del destino è un nuovo prodotto che proporrà canale 5 questa sera mercoledì 9 marzo, in prima serata. Tratto da una storia realmente accaduta, la miniserie sarà caratterizzata da colpi di scena incredibili e storie avvincenti. Cosa ci attenderà dunque questa sera?
Più forti del destino è un remake del film francese Le Bazar de la Charité che ha ottenuto un successo incredibile. Viene proposto anche in Italia proprio questa sera e la fiction in costume, a differenza di quelle già viste in passato, è la riproduzione dell’incendio avvenuto verso la fine dell’Ottocento.
Le tre principali protagoniste della storia sono donne completamente diverse tra di loro, non solo caratterialmente ma anche come conduzione di vita. Troveremo dunque Arianna, interpretata da Giulia Bevilacqua, Costanza è Dharma Mangia Woods e Rosalia con il volto di Laura Chiatti.
La narrazione prende avvio con la divampazione di un grande incendio partito da un cinematografo, apparecchio esposto ad una esposizione a tema del progresso e sulle nuove tecnologie. Siamo a maggio del 1897 e ci troviamo a Le Bazar de la Charité, a Parigi.
Inizialmente si pensava che l’incendio fosse partito da delle scintille del cinematografo, un apparecchio del tutto nuovo e dal funzionamento in gran parte sconosciuto. La realtà dei fatti però non fu così. Scopriamo cosa è accaduto realmente.
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L’evento organizzato presso Le Bazar de la Charité è sempre stato a scopo benefico realizzato dall’aristocrazia francese del tempo. Ad oggi però a noi è conosciuto soprattutto per la tragedia dell’incendio che ha provocato la morte di 126 persone di cui 118 erano donne. Ricordiamo anche che una delle vittime fu la sorella della Principessa Sissi.
Ci troviamo nel secondo giorno di esposizione, il 4 maggio del 1897 e sono le 16.05 circa. I due responsabili del cinematografo si erano largamente lamentati del poco spazio che avevano a disposizione e i due erano separati solo da una tenda. Quando si trovarono al punto di dover ricaricare l’etere, uno dei due uomini chiese all’altro di fargli un po’ di luce in quanto si trovava al buio.
Da qui la tragedia. Viene utilizzato un fiammifero e la tenda non venne spostata. I vapori fecero scattare una scintilla e il fuoco invase il tendaggio e da lì il rogo si espande su tutta l’area, coinvolgendo tende, tappeti, l’allestimento, i cartoni e i vestiti delle donne. In soli dieci minuti l’intero edificio viene travolto dalle fiamme.
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Ovviamente l’incendio non fu appiccato volontariamente, ma si è trattato di una grande negligenza che ha causato moltissimi morti e feriti.
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