Poesia e arte arricchiscono i giardini palazzo Mezzacapo a Maiori, nell’ambito della rassegna Giardini in arte. Il gradito ritorno di Massimo Perrino scandirà la giornata del 4 agosto. L’autore presenterà Soli, ultima raccolta di 55 composizioni dedicate a Sergio Zavoli ed Emiddio Novi. Il giorno successivo prenderà il via la mostra d’arte Astratto Logico a cura di Pietro Collivasone.

Soli, perché stremati da una pandemia che ha fatto riversare all’interno le nostre paure e agitazioni. Soli, perché in un certo senso i social isolano, è un dato di fatto. Tutti con il naso in giù a scrutare i dispositivi quasi fossero slot machine dell’autostima. Una solitudine che è anche riscoperta ed emancipazione. Le diverse angolazioni del concetto nell’ultima raccolta di poesie a cura di Massimo Perrino.

L’autore partenopeo, precedentemente ufficio stampa della Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, presenterà presso i giardini di Palazzo Mezzacapo la sua ultima racconta di poesie. Un volume di 55 composizioni in lingua napoletana sul tema della solitudine, così in voga negli ultimi due anni proprio per le modalità di una pandemia che ha ristretto gli spazi comuni.

Dediche, tra gli altri, al D10s Maradona, scomparso due anni orsono. Ma anche a Ruggero Cappuccio, direttore del Campania Teatro Festival – della cui comunicazione si occupa lo stesso Perrino -. L’evento è promosso dall’associazione Costieraarte – presieduta da Silvio Amato nelle vesti di presidente e Adele Filomena direttrice artistica – da anni dedita alla promozione artistica e culturale sul territorio di Maiori, ed è patrocinata dal Comune di Maiori. Allo stesso Perrino sarà consegnato il premio Costieraarte, giunto alla decima edizione.

Per Massimo Perrino un gradito ritorno in questa accogliente comunità. Lo scorso maggio – leggi qui articolo -, infatti, presso il Salone degli Affreschi di Palazzo Mezzocapo fu presentata la raccolta poetica “Il tempo che non vola”, edita da Graus con prefazione di Gennaro Sangiuliano, direttore del tg2.

Dal 5 al 12 agosto, invece, spazio all’arte di Pietro Collivasone. Pennello allievo di Maurizio Marioli – scomparso lo scorso novembre a Parona – che gestiva un famoso atelier nella sua città Natale, porto sicuro di tanti amici e artisti controcorrente, Collivasone si è avvicinato all’arte solo negli ultimi anni. Nel 2019, infatti, ha abbracciato – oltre alla giurisprudenza – l’amore per la pittura.

pietro collivasone

L’obiettivo è quello di affiancarsi a tanti suoi conterranei, che del contemporaneo hanno fatto un vero e proprio stile di vita.