Alessandro Tersigni, attore che interpreta Vittorio Conti l’istrionico proprietario del Paradiso delle Signore, ha parlato del futuro del suo amato alter ego.
In arrivo l’ottava stagione
Alessandro Tersigni, noto per il suo ammirevole lavoro nel ruolo di Vittorio Conti nella popolare serie televisiva Il Paradiso delle Signore, ha recentemente rivelato alcuni dei suoi pensieri in un’intervista rilasciata al settimanale Chi. In un colpo di scena inaspettato, l’attore ha lasciato intendere che potrebbe lasciare la serie. Ma che cosa c’è dietro a questa decisione?
Popolarità e importanza personale
Tersigni è ben consapevole della sua popolarità tra il pubblico. “Mi rendo conto di essere popolare, piaccio a uomini e donne“, ha rivelato l’attore, sottolineando però che si sente davvero importante solo quando è con la sua famiglia: “Mi sento realmente importante solo quando torno a casa da mia moglie e dai miei figli”. Quindi, sebbene apprezzi l’adorazione dei fan, la sua importanza personale deriva dalla sua vita domestica.
Un nuovo ruolo
Nel prossimo futuro, l’attore si concentrerà su un nuovo progetto, la seconda stagione della fiction Cuori, sempre su Rai 1. “Non posso spoilerare molto se non che vestirò i panni dell’ispettore Marcello Giraudo in questa bellissima fiction ambientata sul finire degli anni ‘60”, ha detto Tersigni.
Il futuro incerto a Il Paradiso delle Signore
Il destino di Tersigni, o meglio, del suo personaggio Vittorio Conti a Il Paradiso delle Signore non è ancora stato deciso. Parlando del suo futuro nella serie, l’attore ha detto: “È un periodo di cambiamenti. Devo capire cosa ne sarà di me, ma anche del mio personaggio, Vittorio Conti“.
Tersigni ha rivelato che, nonostante il suo amore per il lavoro e per il cast, che considera come una seconda famiglia, sente il bisogno di esplorare nuove opportunità. “Il lavoro nel ‘daily’ è stato tanto, lungo e importante. Oramai sono passati quasi dieci anni e sono onorato di far parte di una squadra come questa che, in qualche modo, anche solo per il tempo che passo qui dentro, è praticamente come una seconda famiglia. Mettiamola così: il bisogno di guardare altrove credo sia fisiologico per chi fa questo mestiere“, ha affermato Tersigni.