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Perché se stai a lungo in acqua le dita raggrinziscono: la risposta ti stupirà

Gli esseri umani sono i protagonisti di alcuni comportamenti particolari, alcuni dei quali riguardano anche le loro reazioni fisiche. Ci sono delle reazioni corporee che sono difficili da spiegare. Si tratta di reazioni anche molto comuni che è possibile rintracciare nella nostra esperienza di vita quotidiana.

Fra queste ce n’è una che colpisce in particolare: si tratta del fatto che, quando stiamo a lungo in acqua, le nostre dita delle mani tendono a raggrinzire. Come mai succede questo fenomeno? La scienza dà una precisa spiegazione. Sveliamo di che cosa si tratta

Che cosa succede quando stiamo a lungo in acqua

Se stiamo a lungo immersi in acqua succede spesso che le dita delle mani tendono a raggrinzire. Notiamo spesso il formarsi di piccole pieghe proprio nella pelle delle dita delle mani ma in realtà la nostra presa e la sensibilità che possiamo provare nelle dita non vengono compromesse, però è vero che il processo a cui assistiamo è davvero piuttosto bizzarro.

Molti si sono domandati perché accade tutto ciò, perché è davvero molto strano come ci possa essere una reazione corporea di questo genere non collegata ad un’esigenza specifica o che si possa dimostrare utile in determinate circostanze, ma in realtà ciò che bisogna sapere su questa reazione corporea tende davvero a stupire

Una spiegazione nell’evoluzione dell’uomo

Anche se questa sensazione delle dita che tendono a raggrinzire quando stiamo a lungo in acqua non ci sembra affatto utile e collegata a nessuna circostanza della nostra vita quotidiana in realtà, la scienza ha dimostrato che nel corso della nostra evoluzione è stata davvero una reazione molto importante.

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Per saperne di più dobbiamo andare indietro nel tempo quando gli uomini si dedicavano alla caccia e alla pesca. Molto spesso si ritrovavano a cacciare anche in acqua.

Le dita che si raggrinziscono tendono a dimostrarsi molto utili perché consentono una presa più salda degli oggetti e delle prede che sono in acqua; quindi, è davvero importante o almeno lo era per gli uomini che cacciavano in acqua per avere a disposizione una tecnica più efficace che consentisse loro di muoversi in maniera molto più comoda, afferrando anche tutto ciò che trovavano quando stavano a lungo immersi.

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Nel corso del tempo naturalmente l’evoluzione ha portato l’uomo verso comportamenti che esulano dalla caccia in acqua, ma è rimasta questa traccia che riporta direttamente a ciò che gli uomini facevano un tempo.

Gianluca Rini

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