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Roberto Baggio era soprannominato il Divin Codino. Questo soprannome lo ha accompagnato a lungo nel corso della sua carriera. In effetti è abbastanza curioso.
Come mai il famoso calciatore è stato soprannominato in questo modo? Sappiamo molto di Roberto Baggio, in quanto famoso calciatore, che ha partecipato a tre Mondiali. Baggio ha vinto nel 1993 il Pallone d’Oro. Ma quanto realmente ne sappiamo sulle curiosità che riguardano la sua vita e la sua carriera? Scopriamone di più.
Roberto Baggio perché è stato chiamato il Divin Codino? Lo ha svelato lui stesso in occasione del lancio della sua serie TV che porta come titolo proprio questo soprannome. L’ex calciatore ha spiegato che tutto è nato durante un suo soggiorno in hotel in America.
Baggio in quell’occasione aveva fatto i complimenti ad una cameriera per le sue treccine. È stata proprio questa donna a chiedergli perché non se le facesse anche lui. E in effetti abbiamo visto la capigliatura di Roberto Baggio per un periodo assumere questa forma.
Ha rivelato che le ha fatte rapidamente con un elastico. Poi le treccine gli sono piaciute e le ha tenute per un periodo.
Fin da molto giovane Roberto Baggio ha manifestato la sua passione nei confronti del calcio. Ha iniziato quando aveva 13 anni, giocando in Serie C1 per il Lanerossi Vicenza. Nel 1986 fa il suo debutto in Serie A giocando nella Fiorentina.
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Quel momento è stato il punto di svolta, perché ha toccato un grande successo a livello calcistico ed è diventato subito un personaggio pubblico molto apprezzato. Molto variegate sono state le sue esperienze in Serie A, infatti negli anni ’90 è arrivato alla Juventus.
Dopo qualche anno rifiuta una proposta da parte dell’Inter. Poi firma un contratto con il Milan a partire dal 1995. Nel 1998 lo vediamo giocare con l’Inter. Il suo modo di giocare particolare, ma anche la sua personalità semplice e spontanea, lo rendono molto amato da parte del pubblico.
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Viene definito come uno dei migliori calciatori del mondo. Cominciano ad arrivare anche i riconoscimenti a livello internazionale. Nel 2004, all’età di 37 anni, ha smesso di giocare. Poi ad un certo punto ha preso il brevetto di allenatore ed è diventato presidente del settore tecnico della FIGC. Ma tutto ciò dura soltanto per qualche anno, perché nel 2013 decide di uscire completamente dal mondo del calcio.
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