In pochi sanno che Raffaella Carrà non si chiamava veramente così. La meravigliosa artista fu costretta a cambiare il suo vero nome.
Raffaella Carrà: Un’icona della televisione italiana
Raffaella Carrà, nata come Raffaella Maria Roberta Pelloni a Bologna, è stata una figura dominante nella televisione italiana e internazionale per decenni. Con il suo stile vivace e contagioso, Carrà ha portato una luce brillante sullo schermo, trasformando ogni programma televisivo in una festa.
L’inizio della carriera di Raffaella
Cresciuta con la passione per la danza e la televisione, Raffaella trasferì a Roma all’età di otto anni per studiare presso l’Accademia Nazionale di Danza e il Centro Sperimentale di Cinematografia. La sua prima apparizione televisiva avvenne nel 1952 in un film di Mario Bonnard, “Tormento del passato”. Ma il successo, quello vero, arrivò solo negli anni ’60.
Il successo televisivo negli anni ’70: lo scandalo dell’ombelico scoperto
Il decennio successivo portò ancora più successo a Carrà, con la sua performance nel popolare show “Io, Agata e tu”. Durante questa stagione televisiva, Raffaella mostrò l’ombelico nella sigla d’apertura di “Canzonissima“, causando grande scandalo e facendo scalpore. Nonostante le controversie, o forse proprio grazie a queste, la trasmissione raggiunse un’audience record e Carrà divenne una delle stelle più brillanti della televisione italiana.
La censura del Tuca Tuca
Nel 1971, durante la conduzione di “Canzonissima“, Raffaella presentò il balletto “Tuca Tuca”, provocando ulteriore scandalo e suscitando l’ira dei vertici Rai. Il ballo, inizialmente censurato, riuscì a superare le polemiche grazie alla partecipazione di Alberto Sordi e divenne un autentico fenomeno popolare.
I programmi televisivi di Raffaella Carrà
Negli anni ’80, Carrà continuò a raccogliere successi con programmi come “Fantastico”, “Millemilioni” e “Pronto Raffaella“. Dopo un breve periodo in Fininvest, ritornò alla Rai negli anni ’90, riscuotendo grande successo con “Carramba! Che sorpresa”. Nel programma, inventato insieme a Sergio Japino, Raffaella coinvolgeva il pubblico con sorprese e incontri inaspettati.
Il cambio di nome in Carrà
In quel periodo, la Pelloni decise di adottare un nome d’arte più semplice e memorabile. Il regista Dante Guardamagna le suggerì di prendere il cognome dell’artista Carlo Carrà, combinandolo con il suo vero nome, Raffaella, un omaggio al celebre pittore Raffaello Sanzio. Così, Raffaella Maria Roberta Pelloni diventò la famosa Raffaella Carrà.
I grandi amori di Raffaella Carrà
Nella sua vita personale, Raffaella ebbe due storie d’amore importanti: con Gianni Boncompagni e Sergio Iapino. La relazione con Boncompagni durò 11 anni, durante i quali Raffaella diventò una sorta di ‘madre’ per i figli di Boncompagni. La relazione con Iapino, invece, durò 17 anni e iniziò quando Iapino era un semplice assistente coreografo per la trasmissione ‘Millemilioni‘.
Nonostante non abbia avuto figli biologici, Raffaella amava dire che ne aveva a migliaia, riferendosi ai 150.000 bambini adottati a distanza grazie al suo programma ‘Amore’.