Spesso ci capita di sbadigliare. È un’azione involontaria, che a volte è difficile da controllare, sulla quale gli scienziati da tempo cercano di saperne di più. Sono diversi, infatti, gli studi che nel corso del tempo sono stati effettuati dai ricercatori, che si sono spesso soffermati su alcuni aspetti in particolare di questa specifica azione che compiamo tutti anche senza volerlo.

Una recente ricerca, in particolare, si sofferma su un aspetto che potrebbe sembrare strano, ma che a quanto pare corrisponde a verità. Sembra proprio, infatti, che nel periodo dell’estate (o comunque quando le temperature sono più alte) sbadigliamo di più. Perché avviene tutto questo? Partiamo dall’inizio e cerchiamo di comprendere quali sarebbero le motivazioni alla base di questa caratteristica del nostro comportamento.

A che cosa sono dovuti gli sbadigli?

Sbadigliare è un’azione involontaria, un riflesso che spesso viene collegato ad una sensazione di noia. Quando ci sentiamo annoiati oppure quando abbiamo sonno finiamo spesso con il fare uno sbadiglio. Ma perché succede?

I ricercatori da tempo cercano di comprendere quali sono i motivi degli sbadigli, anche se ancora non è stata rintracciata una causa ben precisa. Si parla degli sbadigli come di un metodo con il quale cerchiamo di restare maggiormente vigili nel corso della giornata.

Sarebbe una condizione quasi di difesa, quindi, anche se ancora non sappiamo quali sono le cause precise che portano a sbadigliare.

Perché con temperature più alte sbadigliamo di più

In ogni caso la nuova ricerca si è concentrata in particolare sugli sbadigli nel corso della stagione estiva. Sembra, infatti, che nel corso dell’estate si sbadiglia di più. La ricerca ha messo in evidenza che c’è una maggiore frequenza degli sbadigli con temperature che vanno dai 20 ai 25 gradi.

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Gli studiosi hanno cercato di comprendere il fenomeno, arrivando alla conclusione che, nel corso dell’inspirazione, viene facilitato il passaggio dell’aria nel corpo. Proprio attraverso l’aria si ha a disposizione una quantità maggiore di ossigeno, che arriverà al cervello.

In pratica sbadigliare potrebbe essere utile per portare a delle temperature più basse il nostro cervello, introducendo una quantità maggiore di aria nel nostro corpo e quindi di ossigeno. Questo potrebbe spiegare proprio il fatto che, quando le temperature sono più alte, abbiamo una tendenza a sbadigliare più alta.

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Una condizione molto strana, quindi, che potrebbe essere spiegata proprio attraverso un insieme di fenomeni che avvengono in modo naturale nel nostro organismo, a partire dall’ossigenazione del corpo attraverso l’aria che introduciamo con la respirazione e, in maniera più elevata, con gli sbadigli.

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