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Ormai siamo soliti fare diverse videochiamate, anche per lavoro. Il periodo della pandemia infatti ci ha abituato ad avere meno contatti sociali e spesso utilizziamo degli strumenti come Zoom o Skype per realizzare delle chiamate video con i nostri amici o con i nostri colleghi. Insomma, possiamo dire che fare una videochiamata è diventata una consuetudine a tutti gli effetti.
D’altronde non bisogna dimenticare che con l’avvento delle nuove tecnologie è possibile muoversi molto bene in questo ambito. Infatti utilizziamo spesso anche i dispositivi mobili, come smartphone e tablet, per realizzare delle videochiamate che ci possono essere utili in diverse occasioni. C’è un fenomeno curioso riguardo alle videochiamate e si tratta del fatto che tendiamo ad alzare la voce, specialmente quando la qualità della chiamata lascia a desiderare. Ma perché ci comportiamo in questo modo?
Un recente studio, i cui risultati sono stati pubblicati su Royal Society Open Science, ha rivelato un comportamento molto interessante, che ci fa capire il ruolo del linguaggio verbale e del linguaggio non verbale. Infatti tendiamo, specialmente quando la connessione è lenta ed è disturbata, ad alzare il tono della voce durante una videochiamata.
Siamo soliti gesticolare di più e muoverci incondizionatamente. Lo hanno scoperto i ricercatori, coinvolgendo 20 coppie di partecipanti che dovevano effettuare delle videochiamate. Durante l’esperimento gli esperti hanno influito sulla qualità della connessione e del video, cambiandola per farla diventare progressivamente più scadente.
Hanno visto così che, quando la qualità delle immagini peggiorava, i soggetti tendevano ad alzare la voce e facevano gesti molto più frequenti.
In particolare il tono della voce cambiava al peggiorare delle immagini e gli individui coinvolti nella ricerca tendevano ad aumentare il volume della loro voce di circa 5 decibel. Quello che non cambiava era invece il tono vocale, che rimaneva sempre sullo stesso livello.
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Questa ricerca si è rivelata molto interessante perché ci fa capire quale sia il ruolo del linguaggio verbale, che possiede una grande forza, ma che da solo non potrebbe rivelarsi del tutto efficace. Infatti questi risultati dimostrano che la comunicazione fra gli esseri umani avviene come un sistema integrato di segnali uditivi, ma anche di messaggi visivi.
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Ecco perché i partecipanti allo studio tendevano ad usare anche dei gesti per compensare la bassa qualità del video. Il loro obiettivo era quello di aiutare l’interlocutore a comprendere meglio il significato delle loro parole.
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