Da Lilli Gruber nel programma Otto e mezzo, nel giorno della morte di Silvio Berlusconi, è stato ospite anche Marco Travaglio. Per chi non lo sapesse quest’ultimo ha sempre combattuto contro l’ex premier utilizzando molto spesso concetti, termini e toni molto duri e poco ortodossi. Il direttore de Il Fatto Quotidiano non si è trattenuto nemmeno il giorno della morte di Silvio Berlusconi che ha parlato di lui con termini che in molti hanno definito imbarazzanti.
Perché Marco Travaglio odiava Silvio Berlusconi?
Silvio Berlusconi è venuto a mancare il 12 di giugno di quest’anno a seguito di un aggravamento delle sue condizioni di salute legate alla leucemia cronica scoperta a dicembre del 2021. L’ex premier era stato ricoverato questo aprile a seguito di una polmonite e nonostante era guarito, la leucemia non glia ha dato via di scampo. Al di la dei propri pensieri politici e personali, la morte di qualcuno dovrebbe almeno far rimanere in silenzio per una questione di rispetto del lutto. La maggior parte degli italiani così ha fatto, ma c’è un personaggio televisivo che anche nel giorno della sua morte lo ha attaccato duramente. Stiamo parlando di Marco Travaglio.
Quest’ultimo lo ha sempre attaccato, non ha mai speso una buona parola per lui e ha sempre dimostrato a chiari lettere il suo pensiero verso il premier. Il che può anche andare bene, d’altronde c’è la libertà di pensiero e di parola. Tuttavia, durante il suo intervento da Lilli Gruber ha esagerato un po’ e questo è il pensiero di tutti. Parlare di odio sembra quasi paradossale, ma Travaglio non ha mai dimostrato grande simpatia per Silvio Berlusconi e, nel suo discorso, ammette che non bisogna parlare bene di una persona solo perché è morta quando fino a quando era ancora in vita se ne parlava male.
Le parole di Marco Travaglio
Come abbiamo appena detto, le parole di Marco Travaglio nei confronti di Silvio Berlusconi, sono state dure anche nel giorno della sua morte. Quella giornata l’ha definita come una “giornata di beatificazione che ha tralasciato la realtà”. Berlusconi, per lui, ha incarnato il peggio del peggio degli italiani, ha screditato il nome della destra civile e ha esaltato l’evasione fiscale. Continua poi il suo discorso con quel suo sorriso solito e beffardo affermando che l’ex premier non ha mai fatto nulla per dipingersi come un santo e che è sempre stato votato perché molto simpatico, ma dietro a quel volto si nascondeva una canaglia.
Per Travaglio la figura di Berlusconi è completamente negativa, di una persona che ha esortato solo il peggio dell’Italia e lo ha definito porco, ma non in senso sessuale, ma in termini di tutto quello che ha fatto e che non avrebbe dovuto fare. Non si parla quindi di odio vero e proprio, ma di pensiero negativo nei confronti di una persona.