I picchi sono famosi per il loro battere continuamente contro gli alberi. È un’abitudine tipica di questo volatile, che ci spinge anche a chiederci, con una certa curiosità, come mai il picchio non abbia un ricorrente mal di testa dovuto a questo comportamento, ovvero quello di prendere a testate gli alberi.

La domanda è la seguente: come mai, se il picchio martella continuamente i tronchi degli alberi, non ricorre in frequenti mal di testa? Cerchiamo di rispondere secondo ciò che ha scoperto la scienza a questo proposito.

Come è stato condotto lo studio sui picchi

A dare una risposta a questa curiosità sono stati gli scienziati belgi, che sono partiti dal presupposto del considerare perché per il picchio è fondamentale martellare i tronchi. Questo comportamento dell’uccello è molto utile per procurarsi il cibo, per la realizzazione del nido e per comunicare con gli altri picchi.

I ricercatori dell’Università che hanno portato avanti questo studio hanno preso in considerazione alcune specie di picchi. Si tratta del picchio nero, del picchio pileato e di quello rosso maggiore. Hanno analizzato centinaia di video, per scoprire i movimenti correlati a questo martellare continuo sui tronchi.

Sono arrivati così alla conclusione che il picchio non si fa male alla testa quando martella sui tronchi perché è interessato da una modifica fisiologica del suo corpo e in particolare del collo. I muscoli del collo, infatti, si sarebbero adattati nel corso del tempo per attutire i vari traumi.

Tuttavia gli scienziati hanno osservato anche un altro elemento particolare, che riguarda nello specifico gli occhi del picchio. Hanno visto che durante il martellare del volatile gli occhi non si spostano bruscamente.

Lo stesso fenomeno interessa il cervello dell’animale, che non subisce spostamenti perché è come se fosse un pezzo unico.

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Come è strutturato il cervello del picchio

Quindi il picchio, quando martella continuamente contro i tronchi degli alberi, non ha la necessità di proteggersi dal dolore. Non deve nemmeno preoccuparsi più di tanto per proteggere il cervello, perché questo è molto piccolo ed è inserito in una scatola cranica di piccole dimensioni.

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Quindi anche nei tipi di impatti più forti il cervello del picchio rimane immobile dentro la testa senza subire danni. Si sono accorti anche che i muscoli del collo e gli altri adattamenti, come per esempio le ossa particolarmente spugnose, non hanno tanto la funzione di assorbire l’impatto, ma sarebbero soltanto un sistema per fare in modo che il picchio possa colpire il tronco in maniera più forte.

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