Sono in molti gli scienziati che sostengono che è improbabile che siamo soli nell’universo. È un tema che ha affascinato e che continua a coinvolgere tante persone, studiosi e semplici curiosi. Non sappiamo se al di fuori della Terra ci possa essere altra vita. Ma in molti si chiedono anche come è possibile che, in presenza di eventuali extraterrestri, questi non ci abbiano ancora contattato.

A questo riguardo le possibili spiegazioni sono davvero tante e in molti si sono cimentati nel fornire delle teorie, più o meno particolari. Qual è la verità? Al momento non lo sappiamo, ma certamente queste ipotesi sono davvero affascinanti, a partire da quella messa a punto dal professor Brian Cox, nel corso della trasmissione televisiva Sunday Morning in onda sulla BBC. Vediamo cosa ha detto l’esperto sull’argomento.

Lo sviluppo della vita nell’universo

Il motivo per il quale non abbiamo ancora ricevuto un contatto da parte di una civiltà extraterrestre potrebbe essere molto semplice. Secondo il professor Cox nell’universo che possiamo osservare sono presenti due trilioni di galassie, ma l’esperto è convinto che ce ne siano altre capaci di promuovere lo sviluppo della vita.

Insomma, la vita al di fuori del nostro pianeta potrebbe esserci. Ma, secondo le spiegazioni dell’esperto, gli esseri viventi con intelligenza possono essere comunque davvero rari e potrebbero trovarsi anche ad una distanza molto elevata dal nostro pianeta.

Analizzando la storia della Terra, possiamo comprendere che delle civiltà intelligenti, secondo l’esperto, potrebbero essere rare. Il professore parla di una per galassia, in media, e comunque soltanto di “una manciata”.

La vita intelligente è davvero così rara?

Cox spiega che, dal suo punto di vista, la vita intelligente è molto rara, al contrario di quella che permette lo sviluppo di microbi. Nel caso dei microbi, questi ultimi, secondo il professore, potrebbero essere ovunque.

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In effetti, spiega Cox, sono serviti quattro miliardi di anni per la creazione della civiltà sul nostro pianeta, dal momento in cui ha avuto inizio la vita. Stiamo parlando quindi di un periodo di tempo che corrisponde ad un terzo dell’età dell’intero universo. Questo significa appunto che la vita microbica potrebbe essere presente dappertutto, ma che allo stesso tempo una vita intelligente potrebbe essere estremamente difficile da rintracciare.

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In pratica forse non siamo soli nell’universo, ma di certo, secondo l’esperto, potremmo essere davvero in pochi, se consideriamo la presenza di altri esseri come noi. Riusciremo mai a metterci in contatto con altri esseri intelligenti?

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