L’Eredità è fra i programmi più longevi della Rai, nato il 29 luglio 2002 senza più fermarsi. Il game show è stato condotto da diversi personaggi tra i quali Fabrizio Frizzi, Amadeus, Carlo Conti e Flavio Insinna.

Il celebre conduttore è al timone del programma ormai da molti anni, registrando ascolti record. Sicuramente l’autoironia del presentatore e la struttura del gioco contribuiscono al successo del programma.

Secondo alcune voci, sempre più insistenti, sembra che Flavio Insinna stia per lasciare la celebre trasmissione preserale, lasciando il suo posto ad una donna. Ecco di chi si tratta.

Chi condurrà LEredità al posto di Flavio Insinna?

Secondo gli ultimi rumors, Flavio Insinna sarà sostituito da una donna nella conduzione del game show L’Eredità. Stiamo parlando di Caterina Balivo, ex conduttrice di Detto Fatto che, attualmente, siede accanto a Flavio al bancone de Il cantante mascherato.

Grazie al suo carisma e la parlantina molto veloce Caterina è la conduttrice perfetta per questo genere di programma. Non abbiamo ancora conferma sulla data di inizio, ma la decisione è già stata presa e la conduttrice sembra averla accettata.

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Perché Flavio Insinna lascia L’Eredità?

L’addio di Flavio Insinna sarebbe voluto e non imposto dai vertici Rai come capita alcune volte. Pare infatti che il conduttore abbia intenzione di dedicarsi ad altri progetti professionali, pur non avendo ancora rivelato nulla in merito.

Attualmente il celebre attore presentatore è uno dei giudici de Il cantante mascherato e fra poco tornerà in tv con don Matteo. In questa occasione indosserà di nuovo i panni del Capitano dei Carabinieri Anceschi.

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Ma non finisce qui, poiché Flavio sarà impegnato in una nuova serie Rai dedicata al dottor Antonio Maglio. Parliamo del medico diventato famoso per aver promosso le paraolimpiadi nel 1960 a Roma. Il dottor Maglio sperimentò nuove tecniche riabilitative che favorirono la riduzione della mortalità nei soggetti infermi.

Lo stesso Flavio ha dichiarato di aver conosciuto il dottor Antonio Maglio da bambino e che mai avrebbe immaginato di avere un giorno l’onore di iinterpretarlo.