Tutti conosciamo il cubo di Rubik, un rompicapo divertente che mette alla prova le abilità logiche. L’obiettivo è, infatti, quello di trovare una soluzione, anche nel più breve tempo possibile, per completare l’enigma nel modo corretto.
Le varie facce con i quadratini colorati, infatti, dovrebbero essere composte per fare in modo che ogni faccia abbia gli stessi colori. Un enigma davvero incredibile, che ha fatto la storia dei giochi di logica e che da sempre è visto come un vero e proprio punto di riferimento. Ma quali sono le origini del cubo di Rubik? Da chi è stato inventato e perché è stata messa a punto questa invenzione? Vediamo di scoprirne di più.
Chi ha inventato il cubo di Rubik
Andiamo quindi a scoprire quali sono le origini del cubo di Rubik e da chi è stato inventato questo rompicapo, per poi vedere anche per quale motivo è stata messa a punto questa particolare creazione, un motivo che è davvero molto particolare. Ma andiamo con ordine.
Il creatore del cubo di Rubik è Erno Rubik, matematico ungherese, il quale ha messo a punto un prodotto davvero originale, ma con un obiettivo ben specifico. Infatti il matematico non aveva intenzione di far diventare il cubo di Rubik un oggetto di grande successo in tutto il mondo.
Il cubo, da risolvere mettendo a punto anche un pizzico di creatività, oltre ovviamente al ragionamento logico, è stato inventato nel 1974. Le vendite hanno raggiunto un grande successo nel corso del tempo, tanto che nel 2009 ha raggiunto l’incredibile cifra di oltre 350 milioni di unità vendute in tutto il pianeta.
Un successo davvero interessante, che dimostra come ancora oggi per questo rompicapo l’interesse da parte degli utenti è davvero ampio. Ma qual era l’obiettivo del matematico inventore del cubo in questione? Scopriamone di più sull’argomento.
Leggi anche: La bizzarra abitudine del cane che sale sul tetto: ecco perché
Come è nata l’invenzione del cubo di Rubik
Secondo quanto si racconta, nella metà degli anni ’70, Rubik era un docente della Budapest University of Technology. L’obiettivo era quello di mettere a punto una lezione di geometria descrittiva, cioè la possibilità di comprendere il collegamento esistente tra le forme a due dimensioni e quelle a tre dimensioni. Si tratta di un fattore che viene sfruttato ampiamente in diversi ambiti, dall’ingegneria all’architettura, passando per il design.
Leggi anche: La storia virale della donna che ha scoperto una stanza segreta nella sua casa
Rubik voleva creare un prodotto che potesse essere d’aiuto per i suoi studenti, per comprendere al meglio dei concetti complessi che riguardano la matematica. Rubik decise di creare un cubo con carta, legno ed elastici, oltre che con la colla. L’invenzione fu brevettata nel 1977.
