Dalida è stata un’artista indimenticabile e amatissima. La sua scomparsa prematura ha lasciato un grande vuoto nel mondo dell’arte.

Dalida: gli inizi della carriera

Dalida, pseudonimo di Iolanda Cristina Gigliotti, è nata in Egitto, precisamente a Il Cairo, il 17 gennaio 1933. La cantante, di origini calabresi, ha trascorso la sua infanzia nel calore della famiglia e dell’amore per la musica, grazie al padre, primo violino all’Opera della capitale egiziana. A soli 17 anni ha vinto il concorso di bellezza Miss Ondine e nel 1954 è diventata Miss Egitto, entrando nel mondo dello spettacolo come controfigura di Joan Collins nel film “La regina delle piramidi”.

Il suo debutto nel mondo della musica è avvenuto nel 1956 con l’incisione del suo primo disco, ma il grande successo è arrivato l’anno successivo con “Bambino”, versione francese di “Guaglione”. Questo brano è diventato un disco d’oro, proiettando Dalida nel panorama musicale internazionale.

L’incontro con Luigi Tenco

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Nel 1960, Dalida ha conosciuto il cantautore Luigi Tenco, con cui ha inciso “Bang Bang”. La collaborazione tra i due artisti ha raggiunto il suo apice nel 1967 quando hanno partecipato al Festival di Sanremo presentando “Ciao Amore”. Tuttavia, questo festival è stato segnato dal tragico suicidio di Luigi Tenco. Dalida, sconvolta dall’evento, è stata ascoltata come testimone dalla polizia e, pochi giorni dopo, ha tentato il suicidio in un albergo parigino, ma è stata salvata da una cameriera.

Nel 1968, Dalida ha intrapreso una relazione con uno studente e, a seguito di un aborto clandestino, ha perso per sempre la possibilità di avere figli. Questo evento ha segnato profondamente la cantante, che tuttavia è riuscita a tornare a cantare e a riscuotere successi con brani come “Mama”.

Dalida e la depressione

Nonostante il successo professionale, la vita privata di Dalida è stata costellata da eventi tragici. La cantante ha sofferto di depressione, un disturbo che l’ha portata a scomparire dalle scene nel 1987. In quell’anno, ha partecipato alla serata dei César e ha registrato in Germania un’apparizione nel programma musicale “Melodien für Millionen”. Quest’ultima trasmissione sarebbe andata in onda a novembre, sei mesi dopo la sua morte.

La morte di Dalida

Dopo il suicidio di Luigi Tenco, Dalida ha assistito anche al suicidio del suo ex marito Lucien Morisse. All’inizio del 1987, ha terminato la sua relazione con il medico François Naudy, un altro duro colpo per la cantante. Il 2 maggio dello stesso anno, Dalida ha deciso di mettere fine alla sua vita. Ha inviato tre lettere: una per il fratello, una per Naudy e una per un suo amico, poi è tornata a casa, ha ingerito una dose letale di barbiturici accompagnati da un bicchiere di whisky e ha spento le luci della stanza. Sul comodino ha lasciato un biglietto su cui aveva scritto, in francese “La vie m’est insupportable. Pardonnez moi” – “Perdonatemi, la vita mi è insopportabile“.

La morte di Dalida è stata un evento tragico che ha segnato la fine di una grande artista, una donna la cui vita è stata costellata da successi e tragedie. Nonostante i suoi tragici momenti personali, Dalida rimarrà sempre ricordata per la sua voce unica e la sua indimenticabile musica.