Chiara Bontempi e Gianmarco Tamberi rappresentano una delle coppie più conosciute e amate d’Italia. Scopriamo perchè non hanno ancora avuto figli.
Una coppia solida e innamorata
Gianmarco Tamberi e Chiara Bontempi rappresentano una delle coppie più amate del panorama italiano. Il loro matrimonio, celebrato il 1° settembre 2022 a Pesaro, è stato un evento che ha fatto sognare i fan di entrambi. Uniti da un amore profondo che li lega da quando erano giovanissimi, i due condividono una relazione costruita su fiducia, rispetto e sogni comuni.
“Quando ho visto Chiara entrare in chiesa, il mio cuore si è sciolto. È stato uno dei momenti più emozionanti della mia vita”, ha raccontato Tamberi, campione olimpico di salto in alto, parlando del giorno delle nozze. Chiara, dal canto suo, ha rivelato: “Ero tesissima, ma leggere le promesse davanti a Gianmarco mi ha reso fiera di me stessa”.
Il sogno di diventare genitori
Sin dal giorno del matrimonio, Gianmarco e Chiara hanno espresso il desiderio di allargare la famiglia. Nelle loro promesse, entrambi hanno parlato della volontà di avere figli, dimostrando che la maternità e la paternità rappresentano un obiettivo importante per il loro futuro.
“Sogno una femminuccia, lo dico sempre a Chiara”, ha confessato il campione. Chiara ha aggiunto: “È un desiderio condiviso, ma ci piace pensare che le cose arriveranno al momento giusto”.
Le difficoltà e le priorità attuali
Nonostante il desiderio di diventare genitori, Gimbo e Chiara non hanno ancora avuto figli. La coppia ha spiegato che la decisione di aspettare non dipende da un mancato impegno, ma piuttosto dalla volontà di affrontare ogni passo con la giusta serenità.
“La vita che conduciamo è intensa. Tra gare, allenamenti e viaggi, il tempo per fermarsi a pensare a una famiglia è davvero poco”, ha spiegato Tamberi, sottolineando come la sua carriera sportiva richieda una dedizione totale.
Anche Chiara ha espresso il suo punto di vista: “Abbiamo tante responsabilità e sogni da realizzare. Non vogliamo correre, ma vivere ogni momento con la giusta consapevolezza”.