Patrizia Vernola, chi è la moglie di Mino Reitano: età, figli, malattia, eredità e cosa fa oggi

Patrizia Vernola, nota anche come Patrizia Reitano, è la vedova dell’artista Mino Reitano, morto nel 2009. È stata la grande passione della vita dell’artista e continua a vivere ad Agrate Brianza, dove si trova anche la tomba del marito.

Chi è Patrizia Vernola

Patrizia Vernola è nota al grande pubblico principalmente come la moglie di Mino Reitano, l’artista italiano scomparso nel 2009. L’artista la ricordava con affetto e passione, e insieme hanno condiviso ricordi, sorrisi e la gioia di creare una famiglia. Il loro amore, tuttavia, ha dovuto affrontare anche momenti di grande dolore, come la malattia che ha portato Mino alla morte all’età di 64 anni.

L’incontro e il matrimonio con Mino Reitano

Il loro incontro avvenne per caso: Patrizia era in vacanza con i suoi genitori, mentre Mino era impegnato in una tournée. Un solo sguardo sembrò fermare il tempo e Mino chiese di rivederla. Pochi mesi dopo, decisero di sposarsi. Il loro matrimonio, annunciato da Mino durante la trasmissione di Mike Bongiorno, fu una sorpresa per tutta Italia, poiché nessuno sapeva della loro relazione. Si sposarono nel marzo 1977.

Figlie e vita familiare

Patrizia e Mino hanno avuto due figlie: Giuseppina Elena, nata un anno dopo il matrimonio, e Grazia Benedetta, nata un anno dopo la sorella. Le figlie, molto legate ai genitori, sono sempre rimaste al fianco del padre fino all’ultimo giorno. Dopo la morte di Mino, la presenza delle figlie ha offerto a Patrizia un grande sostegno, aiutandola a superare la solitudine.

Cosa fa oggi Patrizia Vernola

Patrizia Vernola continua a vivere ad Agrate Brianza, dove si trova anche la tomba di Mino. Nonostante il grande dolore per la perdita del marito, Patrizia ha cercato di rimanere forte per le sue figlie, cercando di essere per loro non solo una madre, ma anche una figura paterna. Nel 2010, in un’intervista con L’Arena di Massimo Giletti, Patrizia ha condiviso che la sua relazione con Mino era simbiotica e che, dopo la sua morte, le sue figlie l’hanno molto amata e sostenuta