Le pastorelle cilentane sono dei dolcetti buonissimi che fanno nel Cilento, in genere durante le Feste di Natale.

La ricetta originale di questi dolci scrigni di bontà viene da un paesino cilentano, Cuccaro Vetere.

Gli ingredienti sono molto semplici: farina, uova, olio, castagne.

Il tutto è combinato sapientemente, e alla fine i dolcetti vengono fritti.

Volete conoscere la ricetta originale per non sbagliare e provare voi a farli a casa? Eccola di seguito.

Pastorelle di Castagne Cilentane: la Ricetta Doc di Cuccaro Vetere (SA)

Ingredienti

Un chilo di farina, strutto, tuorli d’uovo, olio extravergine d’oliva, zucchero, castagne, vino bianco, spumante.

Per il ripieno, oltre alle castagne, vi serviranno: cioccolato, latte, acqua, liquore.

Preparazione

Preparate la prima sfoglia con tutta la farina, due cucchiai di strutto, due tuorli di uova, due tazzine di olio ed un pizzico di zucchero.

Create un composto omogeneo, e ammorbiditelo versando un pò di vino bianco o spumante.

Ottenuta la pasta, stendetela con il matterello, e tagliatela a tondini circolari di circa quindici centimetri di diametro ciascuno.

A parte, lessate le castagne, sgusciatele, schiacciatele e aggiungete cioccolato, latte, un pò di acqua, liquore e poi infine gli aromi.

Amalgamate tutto e avrete realizzato il ripieno delle pastorelle.

Deve essere una crema non troppo densa, e con cucchiaio ponetela su ogni tondino di pasta che avete creato prima.

Ricoprite i tondini con gli altri tondini di pasta, a due a due, e pressate con le mani le estremità.

Lavorateli in modo da ottenere un dolcetto a forma di stella.

Fate scaldare abbondante olio d’oliva delle colline cilentane in una padella capiente.

Quando esso sarà ben caldo potete friggere le pastorelle.

Friggetele una alla volta e poi adagiatele in un piatto con carta assorbente per far asciugare l’olio in eccesso.

Mangiate le pastorelle cilentane quando si saranno raffreddate un pò, è quindi quando saranno tiepide.

Potete cospargerle di miele o di zucchero a velo, come preferite.

Buon appetito.

Fonte: “Salerno, una provincia da gustare”, Enzo Landolfi, ed. Printart, anno 2015.