Gastronomia e Ricette

La Pastiera, regina della Pasqua: la ricetta della Pasticceria Savoia di Amalfi

Profumata, fragrante, soffice, bella come soltanto l’esser prodotta in Costiera Amalfitana può renderla.

Così si presenta la pastiera della storica pasticceria Savoia, una delle più antiche in attività ad Amalfi ed in Costiera Amalfitana.

La pasticceria è attiva dal lontano 1918: a gestirla oggi c’è Vittorio Amatruda con le figlie Carolina e Sara.

Nella bottega del gusto che apre le sue porte, da un lato, su Piazza Flavio Gioia e che, dall’altro, guarda verso il Duomo di Amalfi, c’è tanto fermento: da qualche giorno, visto il boom turistico della Pasqua, non ci si ferma un attimo.

Le tante prelibatezze della storica casata amalfitana campeggiano in bella vista sia nelle vetrine rivolte verso l’esterno che nel bancone interno, dove trovano spazio fragranti santarose, sfogliatelle ricce e frolle, babà, delizie al limone, capresi, e, più in generale, tutti i dolci più apprezzati della tradizione campana.

Tutti sono pronti ad essere addentati con gusto dalla miriade di visitatori che letteralmente inonderà Amalfi soprattutto nel giorno di Pasqua e nel Lunedì in Albis.

I più audaci ne acquisteranno una, e chissà che, anche semplicemente leggendo questo pezzo, non vogliano riprodurla.

La ricetta

Ingredienti (per una pastiera da 1,5 kg)

Ricotta fresca 300 gr.

Zucchero 250 gr.

Grano 300 gr.

Canditi d’arancia 150 gr.

3 uova

Vaniglia

150 gr. di crema pasticciera

Zeste di arancia fresca

Procedimento e..suggerimenti

La particolarità sta nel ripieno più che nella pasta frolla, facilmente realizzabile: non c’è un segreto particolare per quest’aspetto.

Il giorno precedente – raccontano i titolari della pasticceria – bisogna preparare la pasta frolla, lavorare la ricotta fresca setacciandola con lo zucchero, preparare la crema pasticciera e cuocere il grano. Il giorno successivo va aggiunta la ricotta lavorata con lo zucchero, il grano, la crema pasticciera e, poi, gli aromi, ovvero la vaniglia di Bourbon e i canditi di arancia“.

Il nostro segreto, che sveliamo – continuano – sta nel fatto che non utilizziamo aromi artificiali come il classico “fior d’arancio”, ma tanta buccia d’arancia in purezza per rendere la nostra pastiera più profumata“.

Da non dimenticare un aspetto fondamentale, che è quello della cottura: per una pastiera “media”, di circa 1 kg e mezzo questa è a 180 gradi per un’ora circa.

Andrea Bignardi

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