Questa sera andrà in onda su Canale 5 la miniserie brasiliana Passaporto per la libertà. La fiction è ambientata nel 1930 e sicuramente riuscirà a catturare moltissimi telespettatori. Scopriamo dunque la trama del film e soprattutto la fonte d’ispirazione dello stesso.
Passaporto per la libertà: la trama
Nel corso della Seconda guerra mondiale, la bella Sophie Charlotte decide di abbandonare il Brasile per andare a vivere in Germania. Questa troverà lavoro presso un ufficio di Amburgo e sarà proprio in questa occasione che conoscerà il console Rodrigo Lombardi.
Questo ambisce a diventare uno scrittore di successo e in effetti riuscirà a realizzare questo suo sogno, anche se dopo diversi anni. I due si ritrovano nel bel mezzo della guerra e riescono a vedere con i loro occhi le discriminazioni che gli ebrei subiscono di giorno in giorno.
Decidono quindi di sfidare il destino e aiutare queste povere persone fornendo loro dei documenti brasiliani, grazie ai quali lasciare la Germania. Ovviamente, Sophie e Rodrigo finiranno per innamorarsi, anche se diverse dinamiche li porteranno a dividersi più volte.
Allo stesso tempo, la bella Sophie sarà corteggiata anche da un ufficiale delle SS che comunque, nonostante sia molto attratto da lei, non si fida e inizierà a indagare sulla storia della stessa.
Passaporto per la libertà è ispirato a una storia vera?
Come facilmente intuibile, la storia raccontata ne Un passaporto per la libertà è ispirata a fatti realmente accaduti. Si parla infatti della storia di Aracy De Carvalho. Nella realtà la donna era una funzionaria pubblica brasiliana che si è trasferita in Germania proprio nel corso della Seconda guerra mondiale.
La donna ha quindi lasciato la sua terra natale per migliorare le proprie condizioni di vita. Fu il consolato brasiliano a far trasferire la donna all’estero ed è proprio qui che Aracy ebbe la possibilità di salvare moltissime vite.
Si dice che nel corso della Notte dei cristalli, ovvero quella avvenuta fra il 9 e il 10 novembre 1938, la donna salvò molte vite grazie alla creazione di passaporti brasiliani che consentirono agli ebrei di fuggire dalla Germania.
Anche la figura di Rodrigo è ispirata a quello dello scrittore Joao Guimaraes Rosa che, come nel film, l’aiutò a salvare numerose vite ebree. I due furono più volte indagati, anche se riuscirono sempre a cavarsela. Ad ogni modo nel 1942 la donna dovette lasciare la Germania, in quanto la situazione si fece molto difficile da gestire.
Ad ogni modo, la donna ha ricevuto diversi riconoscimenti per tutto quello che ha saputo offrire agli ebrei durante il bisogno. Venendo definita da Gerusalemme come Giusta fra le Nazioni.