Passaporto per la libertà è la serie TV trasmessa da Canale 5. La serie racconta la storia di Aracy de Carvalho, una donna brasiliana, diplomatica, che trasferitasi in Germania da San Paolo ha aiutato molti ebrei a fuggire dalle persecuzioni naziste.

Ma vediamo cosa racconta la serie TV, per poi scoprirne di più sulla vera storia di Aracy de Carvalho.

Cosa racconta la serie TV

La serie TV di Canale 5 Passaporto per la libertà racconta la storia di Aracy de Carvalho. Quest’ultima era figlia di un brasiliano e di una tedesca e da San Paolo decise di trasferirsi in Germania con la madre nel 1935, dopo che era finito il matrimonio dei genitori.

Proprio in Germania, essendo una diplomatica, Aracy trova lavoro presso il consolato brasiliano ad Amburgo, nel settore che riguarda i passaporti. Comincia così la sua avventura nel cercare di salvare molti ebrei dal nazismo rilasciando loro dei visti per il Brasile.

Le azioni di Aracy sono andate oltre quelle di una funzionaria, ma hanno rappresentato un effettivo gesto umanitario. Nel frattempo, proprio nell’ambiente di lavoro, Aracy conosce il vice console Joao Guimaraes Rosa, diventato poi famoso scrittore.

I due si sono innamorati quando lui è stato chiamato a ricoprire la carica di vice console del Brasile ad Amburgo.

Cosa sappiamo sulla vera storia di Aracy de Carvalho

Ma cosa sappiamo sulla vera storia di Aracy de Carvalho? Innanzitutto facciamo riferimento agli anni ’30, quando Aracy era a capo della sezione passaporti in Brasile. Sotto il governo di Getulio Vargas, furono approvati diversi ordini esecutivi, secondo i quali era vietato l’ingresso nel Paese agli ebrei.

Era il tempo della Seconda Guerra Mondiale e certo per Aracy non era facile agire in quel contesto. Tuttavia, dopo essere emigrata, sfidò le regole della Germania nazista e si impegnò anche contro l’antisemitismo brasiliano.

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Di sua iniziativa, assumendosi anche il rischio che le sue azioni comportavano, salvò la vita a moltissimi ebrei. Si impegnò nel concedere tantissimi visti ai perseguitati, per consentire loro di emigrare in Brasile scampando così alle persecuzioni.

Si racconta anche che avrebbe nascosto alcuni ebrei nella sua stessa abitazione, per accompagnarli personalmente alle navi. Nel 1942 il Brasile ha rotto ogni legame diplomatico con la Germania. Lo Stato brasiliano si alleò con gli Stati Uniti, l’Inghilterra e l’Unione Sovietica, proprio contro le persecuzioni naziste.

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Aracy e lo scrittore Joao vennero catturati dalla Gestapo. Furono tenuti prigionieri per 100 giorni in un hotel, fino a quando avvenne uno scambio di diplomatici tra le due nazioni.

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