La Pasqua di quest’anno ha portato con sé grandi esperimenti, soprattutto quelli di natura gastronomica: dopo l’uovo salato ecco che arriva anche la colomba-casatiello.

Questi esperimenti sono delle vere e proprie trasmutazioni gastronomiche che vedono il più delle volte dolci della tradizione napoletana diventare delle vere e proprie leccornie salate.

Con tanta fantasia e un po’ di coraggio dalle mani di cuochi esperti nascono delle pietanze originalissime e che rapiscono in poco tempo il cuore e il palato dei consumatori.

Ed è seguendo questa scia di novità che anche i dolci pasquali della tradizione napoletana hanno lasciato alle spalle zucchero, canditi e cioccolata cambiando il loro look.

Così l’uovo di Pasqua di finissimo cioccolato al latte cede il passo ad un uovo interamente di formaggio che custodisce al suo interno una sorpresa ancora più desiderata dai buon gustai: un fragrante pezzo di soppressata.

E cosa ne sarà della deliziosa colomba?

Anche lei ha dispiegato le sue ali per passare al lato salato ed è giunta a Napoli, più precisamente presso il risto-bar a Melito di Napoli, “Melin”, ubicato nella galleria commerciale “Il Molino”, nell’hinterland settentrionale partenopeo, che ha compiuto la sua metamorfosi.

La forma non è cambiata, ma al suo interno al posto dei suoi buonissimi zuccherini,  della profumatissima arancia candita, della vaniglia, dell’uvetta e delle mandorle troveremo uova sode, cubetti di caciocavallo, cicoli, prosciutto cotto e crudo e così via.

Insomma più che una vera e propria trasformazione potremo dire che la colomba si è fusa con il tradizionale casatiello salato dando vita ad un ibrido: la colomba-casatiello.

Nonostante questa nuova pietanza sia stata vista inizialmente con poca fiducia, l’esperimento culinario ha avuto grande successo.

Ora non ci resta che aspettare l’arrivo della pastiera salata.

Diplomata presso il Liceo Classico “Marini-Gioia” nell’anno 2021. Amalfinotizie è la sua prima esperienza nel mondo del giornalismo online. La sua passione per la scrittura però è da sempre esistita: durante il suo percorso di studi, infatti, ha scritto per il giornalino scolastico “Il Faro”. Oggi Martina studia Storia dell’Arte presso l’Università Federico II di Napoli. Il suo sogno più grande è quello di riuscire a gestire, un giorno , musei importanti. Ama la musica rock, nuove culture ed il mare.