Il Covid continua a mietere vittime in tutta Italia ed anche in Campania dove, ad essere strappato dall’affetto dei suoi cari e dei suoi fedeli è stato don Raffaele Pettenuzzo.
Don Raffaele, parrocco della chiesa Santa Maria del Bosco di Paupisi, in provincia di Benevento, aveva contratto il Coronavirus nei giorni scorsi e le sue condizioni si erano rapidamente aggravate, al punto da essere ricoverato all’ospedale del Sacro Cuore di Campobasso.
I medici hanno provato a salvarlo anche con la terapia degli anticorpi monoclonali che, però, non ha avuto i risultati sperati. Già lo scorso anno, il parroco fu colpito dal Coronavirus ma riuscì a salvarsi: quest’anno invece il virus non lo ha risparmiato.
Don Gerald, vice parroco della chiesa Santa Maria del Bosco di Paupisi dove officiava don Raffaele, lo ricorda così:
“Un uomo con una tenerezza rara a trovare, il Sacerdote il cui amore per il Sacro Cuore di Gesù era incomparabile, Don Raffaele Pettenuzzo è ritornato alla Casa del Padre. Come omaggio, per i destini di molte persone nella nostra Parrocchia, che il Don ha – attraverso i Sacramenti e la Predicazione – ispirato e influenzato, uniamoci, in un unico spirito, nella preghiera per il nostro amatissimo Parroco”.
Commosso anche il ricordo della Corale Polifonica dei Santissimi Apostoli Pietro e Paolo di Melizzano:
“Stefano Puzzer a piazza del Popolo: “Non me ve vado finché qualcuno non viene a parlarci”. È venuto a mancare il caro Don Raffaele Pettenuzzo. La sua improvvisa dipartita ci ha lasciati attoniti, pensierosi, perché mai avremmo immaginato questo triste momento. Il vuoto che oggi aleggia intorno a noi è tanto e tutti cerchiamo di colmarlo con i meravigliosi ricordi e momenti trascorsi in sua compagnia. Non dimenticheremo che persona meravigliosa era il caro Don Raffaele: la sua dolcezza, il suo amore per la musica, l’affetto che nutriva per la nostra Corale, la sua pacatezza, la sua infinita generosità e altruismo, che arricchiva chiunque entrava in contatto con lui. Ha saputo dare tanto, testimoniando amore su questa terra. Noi continueremo a camminare seguendo il suo esempio di altruismo e a cantare, portando la gioia nei cuori dei più bisognosi. Così, lo ricorderemo sentendoci meno soli. R. I. P. Don Raffaele, che la terra ti sia lieve”.