La società Boat Service ricorre al Tar per il divieto imposto dalla determina dello scorso aprile. La questione interessa il parcheggio che attiene l’area presso la Grotta dell’Annunziata a Minori. La responsabile agli affari generali dell’ufficio del comune, Marzia Ruocco, ha accertato che il perimetro, interessato dalla richiesta di condono edilizio, non è stata mai autorizzata dal punto di vista edilizio, urbanistico, paesaggistico ed ambientale. I tempi si allungano e all’orizzonte l’area sarà interdetta per l’estate in attesa del verdetto del tribunale regionale. I dettagli.

Parcheggio di autoveicoli o di vetture all’aperto in estate. Deposito barche da diporto, manutenzione e trasporto barche in inverno. Era il core business dell’attività dell’area della Grotta dell’Annunziata a Minori. Un’attività che, però, andava avanti in forza di una licenza temporanea. Che, nel tempo, ha assunto carattere di stagionalità e di ciclicità, in assenza di un esplicito provvedimento amministrativo.

Sulla base di quanto accertato dal responsabile dello Sportello Unico Edilizia attraverso sopralluoghi, l’attività di rimessa viene effettuata in modo stabile e continuativo per l’intera annualità, anche in questo caso in assenza di specifiche abilitanti.

IL FATTO – Stando a quanto emerso dalla consultazione della documentazione, l’attività di parcheggio e rimessa risulterebbe essere stata originariamente autorizzata con “licenza di parcheggio di autoveicoli o vetture” risalente all’aprile del 1995 rilasciata dal Sindaco del Comune di Minori e valida fino al settembre dello stesso anno.

Medesimo protocollo è stato seguito anche due anni più tardi. In seguito, l’attività è proseguita sulla base di dichiarazioni annuali, effettuate dalla parte privata interessata ed inoltrate al Comune di Minori, con cui il titolare della licenza del 1997 per l’esercizio dell’attività stagionale di parcheggio dichiarava di voler proseguire l’attività anche per le annualità che vanno dal 1998 al 2015.

Da ultimo, con atto del gennaio 2015, è stata prodotta Segnalazione Certificata di Inizio Attività, comunicando così il “subentro” nella conduzione dell’attività. Scia che però è priva di efficacia, in quanto segnala un subentro nell’esercizio di un’attività condotta sulla base di un titolo decaduto di diritto.

Come però viene stabilito dalla vigente normativa, queste licenze temporanee vengono meno nella loro validità. Le dichiarazioni annuali, inoltre, non hanno determinato alcuna proroga automatica delle “licenze temporanee”.

L’attività produttiva è così esercitata su area non destinata a tali usi dalle norme edilizie, urbanistiche, paesaggistiche ed ambientali vigenti (oggi e comunque al momento dell’avvio dell’attività) e, peraltro, “Interessata da una pluralità di abusi edilizi, paesaggistici ed ambientali accertati“, si legge nel testo redatto dal comune di Maiori.

Lo scorso 19 maggio, la determina del Municipio ha stabilito la decadenza dalla concessione demaniale e il conseguente divieto di prosecuzione di esercizio dell’attività di parcheggio di autoveicoli, ma anche di deposito e manutenzione di natanti. In più, con l’intimazione di sgombero della parte dell’area della Grotta dell’Annunziata (di circa 385 mq) ricadente nel territorio comunale di Maiori.

Adesso la Boat Service ha impugnato il testo ed ha deciso di ricorrere al Tar. Il comune di Minori verrà difeso dall’avvocato Lorenzo Lentini del foro di Salerno. I tempi, inevitabilmente, si allungano.