Tramonti, l’amico Antonio Erra racconta Paolo Moccia: “Vive in simbiosi con il territorio”

Ritorno trionfale di Paolo Moccia a Tramonti. Il Polmone Verde della Costa d’Amalfi ha riabbracciato il figliol prodigo dopo la vittoria dei mondiali ai Campionati Mondiali della Pizza disputati a Parma. La città emiliana l’ha incoronato nella categoria Pizza Classica. Il racconto dell’amico-pizzaiolo Antonio Erra.

Una vita spesa lontano da Tramonti. Ma, soprattutto, per Tramonti. La sua città d’origine lo riabbraccia dopo una vita da emigrato in giro per il mondo. Un paese enogastronomico dalle grandi sfaccettature, che raccoglie amanti e appassionati da ogni parte del mondo. Paolo Moccia è stato in città 3 giorni. Il tempo di stringere forte gli amici di una vita.

L’Amministrazione gli ha reso omaggio con la consegna di una targa commemorativa del grande evento. Roba che a pensarci riempie il cuore e l’animo. Ma il giudice supremo resta il cliente finale. Al quale il pizzaiolo tramontano dedica anima e corpo.

Il saluto di Antonio Erra, pizzaiolo dell’Agriturismo da Regina a Tramonti.

Il nostro rapporto va al di là di un confronto lavorativo. Ha basi solide, rispetto e crescita continua a due passi dal forno. Abbiamo preso parte a diversi meeting di settore al centro e nord Italia“.

Le differenze tra la pizza Campione del Mondo, tipica di Tramonti e il resto del mondo.

Qui lavoriamo utilizzando un pre-lievito. Il pane è invece in lievito naturale“.

Qual è stata la prima richiesta fuori dall’ordinario di Moccia?

Mi ha chiesto di camminare a piedi. Gli ho messo a disposizione tutto il necessario per girare il paese tre giorni. Ha voluto utilizzare il meno possibile auto e scooter. Vive in simbiosi con il suo territorio. È orgoglioso della sua terra, molto entusiasta di ciò che offre il panorama enogastronomico tramontano. Dal vino al grano, siamo il miglior spaccato del Belpaese“.

Progetti futuri?

Ha una pizzeria oggi a Scandiano, in provincia di Reggio Emilia. Mi ha spiegato che vorrebbe allargarsi a nuovi orizzonti. Vedremo“.

Ingredienti preferiti?

Aceto balsamico, formaggi del territorio, marmellate. Poi l’immancabile pomodoro San Marzano, i pomodorini a pacchetelle con acqua e sale. E le alici di Cetara“.

Matteo Maiorano

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