Conoscete il paniello lavianese?

Si tratta di una ricetta tipica della zona di Laviano, nell’entroterra della provincia di Salerno.

E’ un piatto che entra di diritto all’interno del parco dei cibi mediterranei, poichè è fatto di ingredienti semplici come la farina di granoturco, coltivato in quelle aree ancora incontaminate.

Viene accompagnato di solito con delle verdure, e anticamente era il cibo prediletto dei contadini di quell’area.

Essi lo avvolgevano dentro un foglio di carta e lo mettevano in tasca e lo consumavano durante le pause dal faticoso lavoro dei campi.

Infatti l’abitudine era quella di cenare verso sera, così serviva un alimento da mangiare durante la giornata che avesse un massiccio apporto calorico.

Con i ciccioli, lo strutto, l’uva passa e l’olio d’oliva questo piatto assume è in effetti una “bomba calorica” vera e propria.

Vediamo la ricetta originale di questo squisito piatto di Laviano (SA).

Paniello lavianese: la Ricetta Originale made in Laviano (SA)

Ingredienti

1 litro di acqua, 700 grammi di farina di mais, 100 grammi di uva sultatinina, sale, una manciata di formaggio grattugiato, peppe, ciccioli, un cucchiaio di strutto oppure 20 cl di olio extravergine, qualche seme di finocchio selvatico.

Preparazione

Prendete una pentola bella grande e riempitela con l’acqua e con tutti gli altri ingredienti, tranne la farina di mais.

Quando l’acqua bollirà togliete un momento la pentola dal fuoco e cominciate a versarvi dentro la farina di mais, poco alla volta.

Mentre versate, mescolate continuamente con un mestolo o cucchiaio di legno.

Dovrete ottenere un composto liscio ed omogeneo, che potrà staccarsi dalle pareti della pentola.

Nel frattempo, prendete una teglia grande, magari rettangolare, e ungetela con l’olio.

Vertevi dentro il composto nella pentola, uniformandone l’altezza con le mani, raggiungendo uno spessore che non vado oltre i 3 centimetri.

Spennellate la superficie del paniello lavianese con olio extravergine e infornatelo a 200 gradi.

Lasciate cuocere per 45 minuti, fino a che la superficie non assumerà il tipico colore dorato.

A questo punto il paniello è pronto.

Buon appetito!

Fonte: “Salerno, una provincia da gustare”, Enzo Landolfi, ed. Printart, anno 2015.