L’overtourism e la proliferazione di strutture ricettive extra-alberghiere non imprenditoriali ed affitti brevi tra le digressioni degne di nota che hanno contraddistinto l’ultimo Consiglio Comunale di Amalfi.
Nel corso dell’adunanza consiliare, infatti, non sono mancati momenti di frizione tra Sindaco ed opposizioni, con l’ex primo cittadino Antonio De Luca, oggi consigliere comunale di opposizione, che ha annunciato la presentazione di un’interrogazione per verificare lo stato dell’arte dei controlli sulla regolarità delle strutture extra-alberghiere e prevenire abusi ed irregolarità.
Un tema, quest’ultimo, su cui il sindaco ha evidenziato impegno da parte di Palazzo di Città, con una prima verifica compiuta già nel 2018, finalizzata all’individuazione degli abusivi totali, ed una seconda fase, ulteriore e più dettagliata, nel corso di quest’anno, sulla piena regolarità delle strutture.
Non solo la qualità dell’accoglienza turistica: a destare preoccupazione ed a sollevare la necessità di interventi di prevenzione è il numero di turisti e strutture presenti in generale, oltre che la discrepanza tra il quadro normativo per gli alberghi, più stringente, e quello per gli affitti brevi, che lo è in misura decisamente minore.
“Siamo passati da 5500 a 4700 residenti, si riducono i bambini che si possono iscrivere nelle scuole e formiamo le pluriclassi – ha commentato sul punto il Sindaco Milano – Ma, al contempo, le richieste di lavoro nel settore turistico crescono sempre di più tanto che c’è la necessità di importare lavoratori da fuori provincia e garantire un alloggio ad Amalfi o in comuni limitrofi, spesso a condizioni di mercato folli“.
Il sindaco è poi ritornato, nel corso del Consiglio, a evidenziare la necessità di un intervento da parte di organismi sovracomunali per regolamentare i flussi turistici in entrata ed in transito nella Divina: ad Amalfi ci sarebbero, differentemente che in altre località, ancora i margini per porre dei rimedi.
“Siamo in fase di allarme e non patologica, per questo abbiamo chiesto specifici strumenti di legge volti a disciplinare il governo del territorio – ha aggiunto Milano evidenziando, inoltre – Quando abbiamo approvato il Puc abbiamo preso atto che la superficie per gli alberghi è satura, in base alla soglia secondo cui i posti letto in albergo possono essere non più della metà di quelli per i residenti. Non voglio assolutamente criminalizzare chi fa o farà questo tipo di attività (extra-alberghiera, ndr), ma c’è bisogno di porre dei limiti in quanto altrimenti continueremo a spopolarci e diventeremo un villaggio turistico, come Disneyland“.
Azioni per limitare gli effetti collaterali dell’overtourism, tuttavia, sono state già intraprese: “Abbiamo intrapreso scelte importanti: immaginate oggi se oggi sulla Statale Amalfitana avessimo dai sessanta agli ottanta bus in transito che fino al 2019 sostavano in Piazza Flavio Gioia oltre a quelli in carico-scarico. In Costiera ci siamo mossi prima del tempo perchè avevamo compreso cosa sarebbe accaduto. Stiamo lavorando per iniziare a mettere ordine anche per quanto riguarda il centro storico ed il commercio“. L’importante è, in ogni caso, agire tempestivamente: “Più grave è il male, più intensa ed incisiva dovrà essere la cura da intraprendere. Pr questo siamo effettivamente preoccupati“.
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