Porre un freno alle gravi criticità nella Sanità in Costiera Amalfitana.
E’ questo lo scopo dell’appello lanciato dal presidente della Conferenza dei Sindaci Luigi Mansi e dal delegato alla Sanità dell’assemblea Andrea Reale.
Varie sono state, infatti, le difficoltà che, nel corso delle ultime settimane, sono state incontrate dai cittadini che si sono rivolti, a vario titolo, al presidio sanitario di Ravello, che rappresenta un importante punto di riferimento nel primo soccorso dell’intero territorio della Divina.
“A fronte delle perduranti criticità che tutt’oggi compromettono la piena funzionalità del Presidio Ospedaliero Costa d’Amalfi – si legge nella nota della Conferenza dei Sindaci – vanno innanzitutto stabilizzati i servizi del Pronto Soccorso e della Cardiologia, di gran lunga i più attivi e utilizzati sia nei periodi ordinari che nelle stagioni turistiche, attraverso la nomina di due Responsabili UOS (uno per ciascun servizio), in analogia con le strutture degli altri presidi ospedalieri dell’Azienda“.
Secondo Mansi e Reale, inoltre, il numero di medici in servizio presso il presidio sarebbe, purtroppo, eccessivamente basso in rapporto alle esigenze dell’utenza.
“Va integrato – si legge, inoltre, nella nota della Conferenza dei Sindaci – il personale medico carente: per il Pronto Soccorso con l’assegnazione di almeno 1 unità anche a rotazione, come previsto dalla normativa per i plessi in zona disagiata e come già avviene per i rianimatori; per la Cardiologia affiancando al nominando Responsabile una turnazione coperta dai giovani cardiologi di recente assunzione (già resisi disponibili), eventualmente da retribuire in ALPI, in modo da garantire la continuità di un servizio precipuamente richiesto dall’utenza“.
Andrebbe inoltre previsto, secondo i sindaci della Conferenza, un ulteriore potenziamento del plesso ospedaliero rendendo attiva almeno parte dei posti disponibili secondo il Piano Ospedaliero Regionale.
“Va avviata – conclude la nota della Conferenza dei Sindaci – l’attuazione del vigente Piano Ospedaliero Regionale con l’attivazione di almeno 4 dei venti posti-letto previsti, anche in considerazione degli spazi fisici già disponibili“.
