Ancora qualche giorno e la situazione al presidio ospedaliero di Castiglione potrebbe finalmente cambiare. Prosegue, infatti, il dialogo serrato tra il referente con delega alla Sanità della Conferenza dei Sindaci e la direzione generale.
Il nocciolo della questione resta sempre il medesimo. Ovvero la carenza di personale. Querelle ad ampio raggio che non si concentra soltanto sul presidio della Costa d’Amalfi.
Oltre al reparto di cardiologia, sono diversi i rami della Sanità nei quali c’è bisogno urgente di camici bianchi.
Restando al tema di stretto interesse, a Castiglione, come detto, è nota l’assenza del cardiologo. Un problema grave che – come abbiamo già discusso sul nostro portale – porta alla presenza dei soli chirurgo e il rianimatore di turno.
Quando l’assenza capita nelle ore diurne, sul turno 8-20, viene meno anche l’attività ambulatoriale di cardiologia di secondo livello, che pure risulta di primaria importanza per gli utenti della Costiera Amalfitana, essendo assicurata – sulla carta – soltanto nel presidio di Castiglione.
La reiterata assenza dei cardiologi lascia perplessi in quanto l’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno aveva assegnato sette giovani cardiologi al presidio di Castiglione. Erano tutti risultati vincitori di una procedura concorsuale.
Ma questo, a quanto si evince, non rispecchia la realtà. E la carenza di camici si ripercuote su tutta la filiera ospedaliera. Da San Severino a Salerno. Per far fronte all’assenza di personale è stato perfino congelato un pensionamento.
Novità, come dicevamo, sono attese per la prossima settimana. Un dialogo serrato che, speriamo, possa portare alla collettività quel rispetto del diritto alla salute tanto decantato.