Non si puó non conoscere Ornella Vanoni, una delle cantanti più famose e conosciute della storia della musica nostrana.

Grazie alla sua voce inconfondibile e alle sue canzoni ha conquistato il cuore di migliaia di persone che la seguono con affetto

Chi è Ornella Vanoni: età, marito, figlio, carriera, curiosità e vita privata

Ornella Vanoni è nata a Milano il 22 settembre 1934. Figlia di un industriale farmaceutico, dopo avere studiato dalle Orsoline, frequenta diversi collegi in Svizzera, Francia e Inghilterra col desiderio di diventare estetista.

A differenza di quel che si immagina arriva prima il debutto come attrice e poi come cantante. Per la precisione nel 1956 partecipa a Sei personaggi in cerca d’autore di Pirandello.

Il suo debutto canoro risale invece al 13 aprile 1957, data della prima rappresentazione al Piccolo de I Giacobini di Federico Zardi.

Tornata a Milano si iscrive nel 1953 all’Accademia di arte drammatica del Piccolo Teatro di Giorgio Strehler; in breve ne diviene l’allieva prediletta, nonché la compagna. Nasce, dunque, l’idea di una cantante “intellettuale”, impegnata, sofisticata, che suscita sin da subito un certo interesse.

L’esordio come cantante arriva l’anno seguente con la rappresentazione al Piccolo de I Giacobini di Federico Zardi.

Nel 1958 arrivala sua prima canzone incisa per la storica etichetta Ricordi, intitolata Le canzoni della malavita.

Le interpretazioni particolarmente enfatiche della Vanoni, caratterizzate da una timbrica vocale e da una gestualità alquanto inconsuete ma sensuali, incuriosiscono parecchio il pubblico, che inizialmente sembra in parte confondere le ambientazioni dei brani proposti con le vere origini della cantante.

Nel complesso, le canzoni della mala ottengono un buon successo, malgrado qualche critica di snobismo alto-borghese e l’intervento della censura radiotelevisiva che non apprezza i contenuti di alcuni testi. Per Ornella Vanoni, però, quello della mala inizia ad essere un cliché nel quale non intende essere rinchiusa.

La svolta artistica

Nel 1960 arriva la svolta per Ornella Vanoni che incontra Gino Paoli, col quale intraprende un’intensa love story, nonché una florida collaborazione artistica che le permette di cimentarsi con un repertorio a lei più congeniale.

Proprio in quell’anno canta una delle canzoni più famose non solo del suo repertorio ma di tutta la musica italiana: Senza Fine. Ma il 6 giugno del ’60 sposa il noto impresario teatrale nonché ex cantante Lucio Ardenzi.

Nel corso degli anni intraprende collaborazioni con i grandi della canone nostrana come Domenico Modugno e Luigi Tenco.

Dal 1965 al 1970 partecipa ininterrottamente a tutti i Festival di Sanremo. Nel 1965  propone il brano Abbracciami forte, nel 1966 con Io ti darò di più nel 1967 con La musica è finita di Nisa, Franco Califano e Umberto Bindi, nel 1968 con Casa bianca scritta da Don Backy, secondo posto in coppia con Marisa Sannia, nel 1970 con Eternità.

Negli anni ’70 canta e incide decine di successi come: Quei giorni insieme a te, a un certo punto, Uomo mio bambino mio e tantissime altre. Così come negli anni ’80 durante i quali si ricordano: Innamorarsi, il telefono, il giro del mondo e molte altre.

Gli anni Novanta e Duemila

Negli anni ’90 e soprattutto nei 2000 le sue apparizioni televisive diminuiscono anche se riesce sempre a farsi ricordare e amare per la sua meravigliosa musica.

Nel 2019 partecipa alla seconda edizione del programma Ora o mai più, condotto da Amadeus su Rai 1, in qualità di Coach del cantante Paolo Vallesi. Dal settembre 2019 è giudice della prima edizione di Amici Celebrities condotto da Maria De Filippi prima, e poi da Michelle Hunziker, su Canale 5.

Durante la serata del 6 febbraio della settantesima edizione del Festival di Sanremo accompagna Alberto Urso cantando La voce del silenzio.

Nell’estate 2020 firma un contratto con la casa discografica BMG e annuncia la preparazione di un nuovo album di inediti, a distanza di sette anni dall’ultimo. L’album si intitola “Unica”, uscirà il 29 gennaio 2021 e si avvale della produzione di Mauro Pagani, il quale collabora nuovamente con la Vanoni a distanza di trenta anni dall’ultima volta.