Prosegue la battaglia delle opposizioni consiliari a Maiori contro la realizzazione del nuovo impianto di depurazione.
La contrarietà dei rappresentanti delle minoranze, all’indomani della riunione della conferenza di servizi decisoria, è ben espressa da un’ interpellanza congiunta indirizzata questa mattina al presidente della Provincia di Salerno Franco Alfieri, al responsabile unico del progetto, l’ingegner Domenico Ranesi, ed al Commissario Unico per la Depurazione.
Nell’interpellanza, i consiglieri Elvira D’Amato e Nicoletta Sarno (Maioridinuovo), Salvatore della Pace (Cuore rosso per Maiori), Marco Cestaro (Idea Comune) e Mario Ruggiero (Con Mario Ruggiero) hanno chiesto alla Provincia di Salerno maggiori informazioni sulle attività intraprese, sull’evoluzione del progetto e sulle modifiche che avranno impatto in particolare sulla città di Maiori, sui futuri costi di gestione e di riparto degli stessi tra i comuni interessati dall’impianto di futura realizzazione.
Numerosi gli aspetti critici segnalati: molti di questi ricalcano ed integrano quanto già evidenziato, qualche giorno fa, nella petizione lanciata dal Comitato Tuteliamo la Costiera Amalfitana che da anni si batte, insieme con gli esponenti delle minoranze, contro la realizzazione dell’impianto.
“Premesso che l’opera pubblica in oggetto rientra tra quelle di interesse strategico regionale; in materia di impianti fognari e di depurazione, il 6 ottobre 2021, è intervenuta Sentenza della Corte di Giustizia Europea, avente ad oggetto il ricorso per inadempimento ai sensi dell’articolo 258 TFUE, che ha ricompreso tra i Comuni manchevoli in tal senso anche quelli di Maiori e Tramonti – si legge nella lettera delle minoranze – la collocazione dell’impianto, a carattere consortile per le esigenze di 6 Comuni, viene prevista in località Demanio di Maiori, area ad alto rischio idrogeologico, (frana e colata R4 e P4) ed inserito nei Siti Natura 2000“, si legge nell’interpellanza.
Tra gli altri aspetti critici evidenziati c’è anche la necessità – per realizzare l’impianto – di procedere a variazioni della pianificazione urbanistica.
“La realizzazione dell’opera presuppone variazioni al PUT che, allo stato, destina l’area individuata ad accogliere attrezzature sportive – data la portata dell’impianto, l’opera è assoggettata, altresì, alla Verifica di Assoggettabilità a V.I.A. e V.A.S. a livello regionale – aggiunge l’interpellanza – la procedura in esecuzione, in base alle suddette caratteristiche idrogeologiche, s’inquadra nelle previsioni del Testo Unico delle norme di attuazione dei PSAI relativi ai bacini idrogeografici regionali in destra e in sinistra Sele in interregionale del fiume Sele che ne disciplinano l’uso del suolo volto a salvaguardare il territorio“.
Non solo aspetti di carattere tecnico, ma anche di tipo procedurale sono stati evidenziati dai consiglieri di minoranza, che avrebbero auspicato un maggiore coinvolgimento del consiglio comunale nell’assunzione di una decisione così importante per il futuro della città.
“Il progetto in argomento non è mai stato trattato e discusso in sede di Consiglio comunale di Maiori e che, al riguardo, su richiesta dei gruppi consiliari di minoranza, la questione è stata inserita all’ordine del giorno molteplici volte, senza addivenire ad alcuna discussione di merito in quanto asseritamente non partecipe l’Amministrazione comunale di alcun passaggio procedurale in atto; con nota (prot. PSA 202300089531, ndr), datata 26 settembre 2023 di codesta Provincia di Salerno Sezione Ambiente, ad opera del R.U.P. dottor Domenico Ranesi, comunica di aver indetto per il giorno 13 c.m. una conferenza di servizi decisoria con i Sindaci di Maiori e Minori, alla quale potrà partecipare altresì l’aggiudicatario ed i suoi tecnici“, prosegue, ancora, l’interpellanza dei consiglieri di minoranza nel ripercorrere le ultime vicende decisorie sul nuovo impianto di depurazione.
