Maiori. Ha cambiato volto anche soltanto spostandosi di qualche piano il roof del Due Torri, l’Oltremare guidato dallo chef Alfonso Crisci.
Un mutamento non casuale: basta scendere di pochi metri rispetto alla terrazza sulla sommità dello storico albergo per avere un impatto frontale e meno distaccato con la Costiera. Certamente una marcia in più rispetto alla vecchia esperienza.
E così rispetto al vecchio locale cambia la disposizione degli spazi: pochi tavoli nella sala diretta da Vincenzo D’Amato, raccolti in forma circolare intorno ad una vetrata tutta proiettata sul cuore pulsante della Divina, con le barche in rada e più in giù la vista che spazia fino a Capo di Conca, dopo Amalfi.
L’impressione che emerge è quella della volontà di trasmettere l’immagine di un rapporto ancora più diretto con il mare, che emerge anche nella proposta di fine dining, sviluppata insieme allo chef Vincenzo Rivieccio, e ad Antonio Silvestro, sous chef.
Il benvenuto è affidato allo spiedino di pesce di scoglio e scampi con salsa alla marinara tiepida e pane sfogliato da inzuppare. Qui si ritrovano le due grandi passioni di chef Crisci: il mare e i lievitati.
ecco l’Amuse bouche..
Tacos di spigola, Biscotto alle nocciole con paté di tonno di Cetara, Cestino di montagna con provolone del Monaco, Coniglio e salsa di lamponi , Cheesecake di foie gras con salsa di lamponi, ragù di coniglio e tartare di coniglio crude e Sfera di scampo: una climax ascendente e poi discendente di sapidità.
In abbinamento: Cos Maria Valdobbiadene Brut
Spazio ai panificati: Cracker al pomodoro, Pagnotta di pane lievitata 48 ore di semola, focaccia ai cinque cereali con semi di zucca, grissino aromatizzato alla birra, brioche al miele, abbinata a una selezione di burro al limone sfusato amalfitano Igp – tra Maiori e Tramonti c’è gran parte della produzione -olio di peranzana Mucrae.
Si entra nel vivo del percorso in sintonia con la tradizione amalfitana, con la triade Seppia, patate e vongole
In abbinamento: Etna Bianco 2018 72 Zumbo
Si continua sulla stessa lunghezza d’onda con Alice, mirtillo e mentuccia
In abbinamento: Jankara 2020 Vermentino di Galluria
Il cuore della proposta è affidato ai primi: risotto con baccalà mantecato, albicocca e pomodoro: suggestivo l’incontro tra datterino giallo e rosso e la pellecchiella del Vesuvio.
In abbinamento: Falangina Aia dei Colombi 2019
Eredita vagamente, quantomeno nell’impressione che suscita, le suggestioni orientali della precedente esperienza al roof la linguina con gamberi – nella forma del garum – salsa alle erbe e pane di rinforzo intinto nella zuppa di pesce.
In abbinamento: Lacrima Christi Bianco 2021
Dai primi al Baccalà affumicato al kamado, salsa al kefir, mela candita con confettura alle albicocche
In abbinamento: Aliè Frescobaldi 2022
E poi una variazione sul tema all’insegna della carne: del resto, la Divina è mare e monti.
Costine di agnello con salsa di pane, salsa di rapa rossa e salsa alle erbe, camembert, pancetta di ricciola ed erbe spontanee.
In abbinamento: Mormoreto Frescobaldi 2020 .
Transizione verso il dessert affidata ad un sorbetto con limone, arancia e mandorle.
Con altrettanto piglio estivo si approda al dessert di Claudia Borriello: Zuppa di pesca con gelato alla vaniglia in una sfera di cioccolato bianco.
Piccola pasticceria e cioccolatini a mano per congedarsi tenendo decisamente alto il tono della dolcezza.
In abbinamento: Fior di Ginestra Sorrentino