Un nuovo modello di ospitalità diffusa. Se ne discuterà sabato 18 marzo alla Borsa Mediterranea del Turismo in programma a Napoli. Presente associazioni e agenzie del comparto. I dettagli.

Un’area espositiva di 12.000mq ospita400 espositori, 10mila e 500 operatori accreditati, 150 buyers, 12 regioni partecipanti, 26 paesi partecipanti, 220 media, 4 workshop. Tutto questo è la Borsa Mediterranea del Turismo, la più importante fiera b2b del Mediterraneo, che rappresenta un appuntamento strategico per gli operatori del settore. La rassegna di quest’anno – l’evento è giunto alla sua 26esima edizione – si sviluppa durante i 3 giorni di manifestazione, iniziando con l’inaugurazione che apre i lavori alla presenza delle istituzioni e di illustri ospiti.

Convention, conferenze, convegni, corsi di formazione, presentazioni di prodotti e novità, fanno della kermesse un vero e proprio hub di aggiornamento, con incontri e confronti produttivi sul tema del turismo post pandemia.

Focus specifici sugli strumenti di finanza agevolata, sulla digitalizzazione, sulle strategie migliori per trarre grandi vantaggi dalle nuove tecnologie applicate al turismo. Sabato 18 marzo sarà ospite, presso il padiglione 4 della Sala Mediterraneo, anche il presidente dell’Abbac Agostino Ingenito. Il focus dell’incontro verterà su turistificazione e sostenibilità per un nuovo modello di ospitalità diffusa.

Insieme all’Abbac, sono previsti gli interventi di Roberto Micera, docente di marketing territoriale all’Università della Basilicata, Luigi Snichelotto, presidente AssoMiMe e Sergio Lombardi, presidente Osservatorio Turismo all’Odcec Roma.

Una tavola rotonda utile a stakeholder e associazioni che si rimboccano le maniche in vista dell’inizio della stagione turistica. Tra i modelli da visionare attentamente c’è Amalfi. Il comune ha letteralmente cambiato la sua idea di accoglienza, passando a un modello boutique, con meno ingressi, per garantire la sostenibilità del territorio.

Garantire ad Amalfi una gestione manageriale del turismo, basata sulla sostenibilità. È con questo scopo che il professor Joseph Ejarque è stato nominato nuovo Destination Manager della città costiera. Il docente universitario governerà per tutto l’arco del 2023 la DMO (Destination Management Organization), motore centrale del Piano Strategico per il Turismo, da lui redatto. Leggi qui l’approfondimento.