Successo, in questi giorni, per la “Notte re la Focalenzia”, evento che ripropone l’antica tradizione di popolare, nel giorno dell’Immacolata, vicoli e piazze di tanti piccoli falò, tenutasi nel borgo irpino di Castelfranci.

Una tre giorni che dal 7 al 10 dicembre ha offerto ai tanti visitatori un fine settimana distintosi per folklore, spettacolo, ma anche tanta gastronomia. Tra lezioni di pasta fatta a mano e degustazione di vini DOCG, la manifestazione ha allietato la mente e il palato dei presenti, che hanno potuto apprendere i segreti della tradizione e godere dei prodotti d’eccellenza locali.

L’Associazione Nazionale Città del Vino è stata presente per mezzo del suo Coordinatore Regionale per la Campania Vincenzo Savino, che ha partecipato con entusiasmo all’evento e accolto con viva partecipazione le proposte messe in campo da Castelfranci, che fa parte della rete dei cinquecento comuni cui fa capo l’associazione.

Particolare interesse ha destato, inoltre, la nascita, prevista tra pochi mesi, del Museo Arte del Vino e della Viticoltura: nella splendida cornice di Palazzo Palmieri sarà, infatti, a breve inaugurato un polo culturale per la scoperta del settore enogastronomico, per la promozione e la tutela della produzione vinicola locale.

Su proposta del Coordinatore Vincenzo Savino, inoltre, durante le conferenze tenutesi a Castelfranci, che hanno visto la presenza di ospiti autorevoli (tra cui il Presidente della Commissione Agricoltura della Regione Campania, On. Maurizio Petracca, il Deputato della Repubblica Italiana, On. Toni Ricciardi, e il Sindaco di Castelfranci Generoso Cresta), si è discusso della possibilità di creare “scambi enogastronomici” tra i borghi che fanno parte di Città del Vino.

Lo stesso coordinatore Savino, particolarmente soddisfatto per il buon esito dell’iniziativa, ha dichiarato: “Questi gemellaggi, affiancando produzioni D.O.C. di territori diversi, come il Tintore per la Costa d’Amalfi, già protagonista di Wine Tour nella nostra Tramonti, e l’Aglianico e il Taurasio per l’Alta Irpinia, permettono un arricchimento reciproco. Forniscono inoltre l’occasione per confrontare e riscoprire il paniere dei prodotti delle diverse aree territoriali della nostra penisola: il primo scambio vedrà un sostegno reciproco tra le eccellenze della Costiera Amalfitana e quelle dell’Irpinia”.

Il Museo Arte del Vino e della Viticoltura di Castelfranci, inoltre, farà da banco di prova per il progetto nel suo complesso, con la creazione di laboratori del gusto che permetteranno alle varie realtà che fanno parte di Città del Vino di fare rete con uno slancio ancora maggiore, al fine di valorizzare le produzioni regionali e le loro peculiarità, e migliorare la promozione dei vigneti autoctoni che, come nel caso di Tramonti, con le loro viti secolari costituiscono dei veri e propri musei a cielo aperto.

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