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Nomisma energia: “Bollette potrebbero subire aumenti del 60%”

In quest’ultimo periodo una delle maggiori problematiche che gli italiani devono affrontare è sicuramente il rincaro delle bollette.

Con l’arrivo dell’inverno e il conseguente aumento dell’utilizzo di energia e gas le preoccupazioni per un esorbitante e ingestibile rincaro si sono triplicate.

Anche la Nomisma Energia mette in guardia gli italiani facendo delle previsioni che di certo non rassicurano.

Di fatto, l’azienda sottolinea che si potrebbe toccare un aumento del 60%.

Queste previsioni sono basate sull’aggiornamento delle tariffe di Arera (L’Autorità di Regolazione per Energia Reti, un’autorità amministrativa indipendente) di giovedì prossimo.

Le tariffe si rifletteranno in rialzi a partire dal 1 ottobre; il prezzo dell’elettricità toccherà un nuovo massimo di 66.6 centesimi per Kwh: si parla quindi di ben 25 centesimi in più rispetto allo scorso trimestre.

Davide Tabarelli, presidente di Nomisma, così commenta la situazione puntando l’attenzione sulla necessità dell’intervento del governo:

Senza interventi del governo l’incremento della bollette della luce sarebbe addirittura del 100%. Dopo due trimestri in cui le bollette sono rimaste ferme grazie ai forti interventi del governo, l’Arera è costretta a rivederle al rialzo da ottobre, almeno per quelle dell’elettricità. Per quella del gas, occorre aspettare la fine del mese di ottobre, perché con il nuovo meccanismo approvato la scorsa estate, le variazioni saranno mensili e si determineranno con i prezzi effettivi del mese concluso”.

Per quanto riguarda il gas si dovrà aspettare il 1 novembre anche se già si parla di un rincaro del 70%.

Se le previsione di Nomisma Energia si avvereranno significherebbe, secondo l’associazione Assoutenti, che ogni singola famiglia dovrebbe pagare circa 200 euro in più solo per l’ultimo trimestre dell’anno.

Si tratterebbe di pagare circa 1.232 euro a nucleo: una cifra esorbitante e improponibile considerando i salari bassissimi.

Questi dati sono stati confermati da Furio Truzzi, presidente dell’Assoutenti:

“L’ottimistica previsione di un prezzo pari a 66,6 centesimi per kWh porterebbe ad una impennata della spesa per la luce nell’ultimo trimestre, con un maggior esborso per circa 190 euro a famiglia solo tra ottobre e dicembre. A tale aggravio di spesa si dovranno aggiungere i rincari del gas, in nessun modo prevedibili anche a causa della scelta errata di Arera di passare a tariffe mensili e sulla base del mercato Psv, che si presta ad una maggiore volatilità dei prezzi”.

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