Sono 11 i medici indagati per il caso del bambino di solo 5 mesi morto all’ospedale di Castellammare di Stabia a causa del virus respiratorio sinciziale.

Come riporta l’Ansa, la svolta sul decesso del piccolo originario di Pimonte arriva dalla Procura di Torre Annunziata dal pubblico ministero Marianna Ricci).

Tra i sanitari finiti nel registro degli indagati in attesa del conferimento dell’incarico per effettuare l’autopsia sul corpo del bambino ci sono il medico pediatra che seguiva il piccolo, i sanitari che per primi hanno visitato il neonato quando i genitori lo portarono al Santobono (in quella circostanza non fu ritenuto necessario il ricovero) e quelli del San Leonardo, dove il bimbo di 5 mesi fu condotto dopo un aggravamento delle condizioni e dove è spirato lunedì scorso, a tre giorni dal ricovero avvenuto venerdì 5 novembre.

Intanto cresce l’allarme sul virus sinciziale nella zona di Castellammare di Stabia, dove un altro bambino è ricoverato nel locale ospedale a causa delle difficoltà respiratorie.

Virus sinciziale, regione Campania verso un piano straordinario per la pediatria

Per cercare di arginare la corsa del virus la Regione Campania si muove verso l’introduzione di un piano di crisi straordinario per la pediatria.

Vincenzo Tipo, primario del pronto soccorso del Santobono, ha spiegato: “Alcuni piccoli pazienti sono anche in rianimazione, intubati e in terapia intensiva. L’unità di Patologia neonatale ha 3 pazienti in più in apposite lettighe. Abbiamo chiamato lo Sten regionale per trasferire un neonato ricevendo risposta negativa per posti letto in altre strutture. La centrale operativa regionale per i posti pediatrici ha dato la disponibilità di un solo posto ad Aversa”.

“Il Virus sinciziale c’è sempre stato. Riguarda bimbi al di sotto dei 18 mesi di vita e colpisce le vie respiratorie. Per gli adulti e i bambini più grandi si manifesta con un semplice raffreddore, per i più piccoli invece può creare problemi respiratori” – conclude il dottor Vincenzo Tipo.

A fronte dell’aumento dei casi rilevati la Regione e l’Unità di Crisi hanno provveduto a convocare con urgenza i vertici di Asl e ospedali per delineare un piano d’azione efficace.

Il virus, che ha da sempre colpito i neonati, è diventato noto ai più negli ultimi giorni, quando ad esserne colpita era stata la figlia di Chiara Ferragni e di Fedez. La piccola Vittoria ha infatti trascorso alcuni giorni in ospedale a Milano per ricevere le cure del caso.