Mare nostrum e orti locali protagonisti di una carta dalla stagionalità spiccata: “Acqua Marina” e “Blu Oceano” i nuovi percorsi degustativi punta di diamante del menù sospeso tra autunno e inverno, memoria e creatività.
Tra cucina anti-spreco e dimensione internazionale: il dolce è il panettone con canditi reinterpretato secondo la tecnica d’Oltralpe, a evocare il pain perdu francese.
Per i clienti c’è l’”Avvento di Nemo”: il 25 sera l’estrazione di gustosi premi con un’apericena conviviale
Salerno – Nemo festeggia il suo primo Natale sfoggiando un’identità culinaria sospesa tra memoria e creatività. A guidare la brigata del locale sito sul lungomare di Mercatello, a due passi dal mare, c’è Gaetano Buonanno. Classe 1998, nato professionalmente a Salerno – studi presso l’Istituto Alberghiero Virtuoso – Buonanno ha arricchito la propria visione con un lungo percorso di esperienze strutturatosi tra Spagna, Francia e Germania, luoghi che gli hanno permesso di confrontarsi con culture culinarie differenti e di costruire una firma gastronomica tutta personale, capace di coniugare radici mediterranee, metodo ed espressività personale.
Il periodo natalizio segna il debutto dei nuovi percorsi degustativi Acqua Marina e Blu Oceano, punte di diamante della nuova carta sospesa tra tardo autunno ed inizio inverno. Questi sono, tra l’altro, espressione di una stagionalità spiccata, in quanto variano ogni sei settimane. Dunque, ogni metà stagione, cogliendo al pieno le sfumature delle differenti produzioni del paniere territoriale.
Blu Oceano rappresenta il percorso più completo, articolato in una sequenza che va dagli antipasti caldi e freddi al dessert. Dopo un’ accogliente amouse bouche e una selezione di panificati accompagnati da un olio cilentano, si apre il sipario sull’antipasto con “Nord e Sud”, in cui il baccalà, prodotto nordico per eccellenza, incontra la tradizione meridionale delle papaccelle, dando vita a un’armonia che racconta geografie e culture. Segue, poi, la Messicana di Mare, una preparazione dal gusto intenso ed equilibrato al tempo stesso: zuppa di totanetti cotti a bassa temperatura, impreziosita dal tarallo pugliese e completata da una spuma di fagiolo borlotto; così come Cacio, Mare e Brace, un piatto che valorizza i lupini con una mantecatura a base di cacio e pepe e pomodorino arrostito. Il secondo piatto è l’”Orto Mediterraneo”, un tributo ai prodotti della terra e del mare del territorio, dove un rombo del “mare nostrum” viene servito su una vellutata di ortaggi a km 0.
Il percorso si chiude con il Dolce d’inverno, un panettone con canditi reinterpretato secondo la tecnica utilizzata dai francesi per preparare il pain perdu, appresa dallo chef durante la sua esperienza d’Oltralpe, laccato al burro e accompagnato da una crema allo zabaione aromatizzata al Marsala homemade, un ritorno alla tradizione attraverso una sensibilità moderna, espressione del paradigma della cucina anti-spreco.
Accanto a questa prima proposta degustativa più articolata, Nemo presenta Acqua Marina, un percorso più snello e smart, pensato per offrire un’esperienza essenziale ma, al contempo, non meno rappresentativa del pensiero gastronomico dello chef, costruita attorno all’antipasto Nord e Sud, un primo piatto e un secondo piatto selezionati. Il primo Natale di Nemo diventa così un’occasione per incontrare la cucina di Chef Buonanno nella sua forma più matura: un racconto di viaggi, tecniche e identità che attraversa l’Europa per tornare a casa, nel cuore del Mediterraneo.
Per celebrare le festività natalizie, Nemo presenta, inoltre, l’iniziativa denominata Avvento di Nemo, una speciale estrazione dedicata a tutti gli ospiti che, nel mese di dicembre, sceglieranno di pranzare o cenare nel locale, fino al pranzo di Natale.
Ogni commensale riceverà un biglietto omaggio, cumulabile per ogni pasto, che parteciperà all’estrazione del 25 dicembre sera, accompagnata da un’apericena conviviale. I premi includono una selezione di bollicine italiane, prosecchi, spumanti, grappe e prodotti accuratamente scelti nell’ambito della ristorazione. «Abbiamo voluto dar luce a prodotti selezionati con cura, sempre legati al nostro mondo» sottolinea lo chef.
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