Sono tre i luoghi che esprimono in modo intenso e forte la spiritualità del Natale: Betlemme; Greccio, nel Lazio, dove San Francesco d’Assisi ha inventato il primo presepe nel 1223 e Scala dove Sant’Alfonso trovò ispirazione, tra pastori, grotte e greggi, per la composizione di quello che sarebbe divenuto il più celebre canto del Natale: il “Tu scendi dalle Stelle”.
Sant’Alfonso Maria de’ Liguori fondò l’Ordine dei Redentoristi e compose il “Quanno nascette Ninno”, motivo in 6/8 in vernacolo napoletano, che avrebbe dato vita al più celebre dei canti natalizi.
E Scala, che resta custode di questa tradizione, attende il Natale con un emozionante video mapping che proietta sulla facciata del Duomo di San Lorenzo la storia con l’immagine di Sant’Alfonso in silhouette che rivolge lo sguardo al cielo stellato.
Il racconto multimediale, con giochi di luci e colori, che coniuga tecnologia, arte e spiritualità, è realizzato totalmente in computer grafica dall’architetto Marco Capasso (già collaboratore di Piero Angela per le celebri ricostruzioni storiche in 3D da Super Quark) con il suo Studio Creativo.
La colonna sonora inedita, scritta e musicata dal maestro Antonio Fresa, ed eseguita da un coro di voci bianche, racconta l’emozione della nascita del “Tu scendi dalle stelle”. La scena del presepe, tridimensionale, è ambientata proprio nella grotta di Scala in cui Sant’Alfonso ricevette l’apparizione della Madonna.
Non poteva mancare la rappresentazione artistica del Settecento napoletano con “L’adorazione dei pastori”, celebre dipinto di Luca Giordano del 1688 conservato al Museo del Louvre di Parigi. E poi l’immagine di San Francesco con il Bambinello di Greccio.
«Il nostro paese, luogo di bellezza e di fede, rende omaggio a uno dei suoi ospiti illustri, Sant’alfonso de’ Liguori, che più di tutti seppe cogliere l’anima semplice e genuina di Scala e dei suoi abitanti – ha dichiarato il sindaco Luigi Mansi -. È emozionante sapere che proprio sulle nostre belle e rigogliose montagne il dottore della Chiesa ha riconosciuto lo scenario naturale ma anche il clima emotivo della venuta di Gesù».
