Continuerà a scontare la sua pena per traffico internazionale di droga, ma ai domiciliari in Molise il 39enne italo-canadese arrestato ad Amalfi lo scorso 23 dicembre.

Con non poche difficoltà, e grazie all’impegno dell’avvocato difensore del foro di Salerno Francesco Palumbo, il canadese è uscito dal carcere. Ma, comunque, su di lui pende un mandato di cattura internazionale per droga.

Stando a indiscrezioni, gli arresti domiciliari dell’indagato si terranno in Molise. Avrebbe vissuto con relativa serenità il periodo del carcere: tuttavia le sue condizioni psicologiche sarebbero migliorate soltanto una volta fuoriuscito dalla casa circondariale di Fuorni dove era detenuto dallo scorso 23 dicembre.

Per la sua posizione, in effetti, la detenzione domiciliare rappresenta già un risultato positivo che certamente “rincuora” tanto l’indagato quanto il suo difensore.

L’obiettivo del difensore dell’ italo-canadese è quello di evitare l’estradizione in Corea del Sud, luogo nel quale il reato sarebbe stato commesso, per evitare conseguenze ben più gravi anche rispetto alle pene previste in Italia per la stessa fattispecie.

Lo scorso 23 dicembre i Carabinieri della Compagnia di Amalfi – sotto la direzione del capitano Umberto D’Angelantonio – hanno dato esecuzione a un mandato di arresto internazionale nei confronti del latitante. Il 39enne fu prelevato dalla camera d’albergo in cui soggiornava nella città capofila della Costiera Amalfitana.