Napoli Milionaria vede il ritorno in prima serata degli attori Massimiliano Gallo e Vanessa Scalera. Questa volta interpretano due componenti di una famiglia che va incontro alla distruzione e cerca poi di trovare la calma in un momento successivo.

Diretta da Luca Miniero, Napoli Milionaria è una commedia moderna che mette in evidenza temi legati alle conseguenze dei conflitti e all’influenza del denaro. Il film, che si ispira all’opera di Eduardo De Filippo, si svolge in un contesto in cui ognuno è pronto a sacrificare la propria anima per la felicità.

La trama di Napoli Milionaria

Ambientato a Napoli nel 1942, il film narra la storia di Gennaro (nel cui ruolo c’è Massimiliano Gallo) e Amalia (interpretata dall’attrice Vanessa Scalera), una coppia che affronta le sfide della povertà durante l’ultimo anno di guerra insieme ai loro tre figli: Amedeo, Maria Rosaria e la piccola Rita.

Ti potrebbe interessarePerché Titina, Eduardo e Peppino De Filippo figli di Eduardo Scarpetta non portavano il cognome del padre

Gennaro cerca in tutti i modi di coprire le attività illegali di Amalia, coinvolta nel mercato nero con Errico Settebellizze (nel cui ruolo in questo film c’è l’attore Michele Venitucci), personaggio che è innamorato di lei. La trama si concentra sul potere del denaro e sulla sua rilevanza ancora oggi.

Durante la guerra, Amedeo è costretto a diventare un ladro. Maria Rosaria, incinta dopo che è stata lasciata da un militare americano, affronta una situazione difficile. La famiglia si trova di fronte a una dura realtà quando Rituccia, la figlia più piccola, si ammala improvvisamente.

Gennaro, nel tentativo di ristabilire la situazione di tranquillità in famiglia, deve affrontare un percorso difficile. Nonostante il ritorno di Gennaro, il conflitto bellico continua. Prima di poter guardare al futuro, la famiglia deve superare, come viene ricordato da una celebre frase dell’opera, le sfide della notte.

Chi era Errico Settebellizze

Amalia è una donna affascinante, dotata di una vanità che accresce il suo spirito. Il suo obiettivo è quello di procurarsi il denaro necessario per sopravvivere al meglio: vende caffè a piccole dosi e, grazie ad Errico Settebellizze, un giovane di Napoli, gestisce un commercio di vari alimenti.

Errico Settebellizze, chiaramente innamorato di lei, mette a disposizione vari aiuti per aumentare la clientela. Nonostante le riserve di don Gennaro, la famiglia incentra la propria giornata attorno a questa attività illecita. Il primo atto dell’opera originale si chiude con la rappresentazione di una camera ardente davanti al brigadiere Ciappa, che, informato da una vicina gelosa del successo di Amalia, era entrato in casa Jovine per un’ispezione.

In questa situazione, Gennaro simula la morte per proteggere le provviste nascoste sotto il materasso. La scena si rivela umoristica per le reazioni del brigadiere, che aveva subito intuito ciò che la famiglia aveva organizzato.