Domenica 5 giugno lungo il suggestivo lungomare di Napoli si è sfiorata la tragedia. La notizia è stata resa nota solo oggi.
La ringhiera su cui un gruppo di amici era comodamente appoggiato ha ceduto improvvisamente. La maggior parte dei ragazzi è fortunatamente caduta sul marciapiede, solamente una ragazza ventenne non è stata così fortunata.
Nel momento in cui la ringhiera è venuta meno la ragazza cadendo all’indietro è precipitata per circa tre metri urtando con la schiena sulla sabbia.
La fortuna ha voluto che questa non cadesse su un cumulo di rifiuti in vetro rotti che si trovavano a pochissima distanza da lei.
Immediatamente sono giunti i soccorsi che l’hanno trasportata presso l’Ospedale del Mare dove è stata sottoposta ai necessari controlli.
Secondo le prime analisi non avrebbe subito danni gravi se non grosse contusioni alla schiena.
Sulla vicenda si è espresso il consigliere regionale Francesco Emilio Borelli che, condividendo le foto dell’accaduto sul suo profilo Facebook, ha sottolineato: “Meno male che il 118 è intervenuto rapidamente. All’Ospedale del Mare sono stati efficaci ed efficienti, purtroppo non va sempre così bene.”
Infatti, come ricorda Borelli, non è il primo caso in cui si verifica un incidente di questo tipo e non è la prima volta che i riflettori cadono sulla problematica della manutenzione ordinaria cittadina.
Gianni Simioli, conduttore de la Radiazza su Radio Marte, ha sollevato questa forte debolezza della bellissima capitale campana.
Nella trasmissione denunciano il non attivismo politico nell’ambito nella manutenzione cittadina ricordando gli innumerevoli casi che hanno visto feriti o addirittura morti.
Inoltre viene sottolineato l’utilizzo improprio di quelle balaustre danneggiate dalla salsedine in primis, ma anche dalla realizzazione di ingressi o ormeggi abusivi per favorire eventuali stabilimenti balneari.
il problema di fondo quindi va ricercato sia dalla poca cura da parte dell’amministrazione, sia dai comportamenti incivili della popolazione che continua a danneggiare beni della comunità.