Il Sindaco di Furore Giovanni Milo ha replicato alla nota del presidente del Distretto Turistico Costa d’Amalfi Andrea Ferraioli in cui quest’ultimo, a partire dalla vicenda del graffito murale realizzato circa due settimane fa, nottetempo, su un monazzeno del fiordo, nell’immediata prossimità di quella che fu la residenza dell’attrice Anna Magnani a cavallo tra gli anni ’40 e ’50, ha evidenziato la necessità di intraprendere un intervento di riqualificazione dell’area.
Di seguito, riceviamo e pubblichiamo la lettera del primo cittadino.
“Il Fiordo sarebbe passato a dire del Presidente del Distretto Turistico Costa d’Amalfi “da simbolo della cultura e patrimonio dell’umanità UNESCO a luogo di decadenza e noncuranza”. Rammentiamo, che quando siamo arrivati alla guida di questo meraviglioso Comune, il Fiordo era solo luogo di decadenza, abbandonato a sé stesso, con tutti gli immobili presenti in stato di pessima manutenzione e chiuso da anni con ben 4 muri di cemento e mattoni. Era questo il luogo al quale si riferisce?
Ci chiarisca!
Volevamo comunque tranquillizzare tutti. Oggi il Fiordo è fruibile nella sua parte iniziale e fino all’inizio della zona interdetta, ai turisti che a migliaia lo frequentano annualmente. Abbiamo ottenuto unitamente al Comune di Conca dei Marini un finanziamento di circa 400.00,00 € per intervenire nella parte iniziale della scogliera.
Sono stati richiesti agli Enti competenti una serie di finanziamenti per la soluzione, finalmente definitiva, delle problematiche idrogeologiche che ancora sono presenti nella parte del Fiordo ancora chiuso alla disponibilità ed alla fruizione.
Le proprietà immobiliari comunali sono state concesse in gestione al Coordinamento dei distretti turistici della Campania per, tra l’altro, effettuare una progressiva e puntuale manutenzione degli stessi e per la quale sono stati richiesti i pareri degli enti preposti alla tutela ambientale e a quelli interessati alla gestione dell’arenile. Infine, ma non infine, nell’ultimo consiglio comunale sono stati variati importi per € 24.000 del bilancio comunale per l’inizio della pulizia del costone lato Furore nella parte ancora interdetta. Sono altresì stati contattati i proprietari privati per incardinare un rapporto di collaborazione nella riqualificazione dell’intero complesso immobiliare del Fiordo. Il Fiordo di Furore è stato anche in questi anni la straordinaria location di numerosi spettacoli di musica e di teatro che hanno visto il gradimento di pubblico e di critica.
Le sembra poco? Il tutto nel quadriennio che ha visto la più grande emergenza sanitaria che l’umanità ricordi e che ha bloccato ogni iniziativa ed ogni intervento se non quelli strettamente legati allo stato pandemico. Insomma, abbiamo fatto e stiamo facendo, l’impossibile per restituire il Fiordo di Furore a quello spettacolo naturale e culturale che merita di essere e per il quale milioni di visitatori ogni giorno (da quando è stato riaperto) lo visitano provenendo da tutto il mondo.
Si, i privati, Dott. Bignardi. Perché quello di cui parla, il monazzeno sul quale è stato disegnato il graffito non è un monazzeno di proprietà pubblica. E come probabilmente sa, il pubblico non può intervenire su edifici privati senza il consenso di questi ultimi, che nei nominativi conosciuti sono stati immediatamente contattati ed inviatati a rimuovere il graffito.
Cordialmente la saluto.
Avv. Giovanni Milo – Sindaco di Furore“.