Muore al Ruggi dopo un’interminabile attesa di otto ore in pronto soccorso, in seguito ad una frattura del bacino.
E’ quanto accaduto tra il 16 ed il 17 febbraio ad una 57enne originaria di Baronissi nei giorni scorsi. Lo si legge, in prima pagina, nell’edizione odierna de “La Città”.
La donna, giunta in ospedale dopo aver riportato un trauma al bacino, era stata prima assistita in pronto soccorso e, successivamente, nel reparto di Ortotraumatologia.
Arrivata al pronto soccorso del “Ruggi” intorno alle 10.30, sarebbe stata assistita e trasferita nel reparto ortopedico soltanto alle 19, quasi nove ore dopo, quando aveva già iniziato ad accusare alcuni malesseri: la 57enne di Baronissi è, poi, morta il mattino dopo.
Il caso ha subito suscitato l’attenzione degli inquirenti, dopo la denuncia presentata dai familiari: sarebbe stato, infatti, il trauma a provocare la grave patologia, in risposta alla quale sono necessari tempi rapidi di intervento.
Per questo motivo è stata disposta l’autopsia sulla salma, per chiarire meglio le cause della morte della donna: questa avrebbe confermato l’ipotesi iniziale degli inquirenti, sostenuta anche dai familiari.
Si attende, adesso, stando a quanto si legge, inoltre, ne “La Città”, l’esame istologico per confermare quanto ipotizzato e verificato dall’autopsia: occorreranno, adesso, sessanta giorni per poter ottenere un risultato completo.
Bisognerà, infatti, analizzare anche la cartella clinica, per comprendere quali farmaci sono stati somministrati alla donna: quasi sicuramente tra questi c’era l’eparina, il cui dosaggio sarà sotto l’attenzione degli inquirenti.
Le fratture generalmente non comportano un immediato pericolo di vita per il paziente: tuttavia, non intervenire nel giro di un tempo ragionevole può condurre a complicanze mediche rilevanti.
Non si tratta dell’unico caso di morte sospetta all’interno del Policlinico salernitano. Contemporaneamente alla denuncia presentata dai familiari della 57enne, infatti, era sottoposto all’attenzione degli inquirenti anche un altro caso, riguardante un uomo di 62 anni morto in circostanze poco chiare dopo il ricovero nel reparto di Nefrologia.