Cetara saluta con soddisfazione l’avvio di una mostra dedicata all’artista Ugo Marano, che visse a lungo nel borgo costiero.
Dal 16 marzo al 31 maggio 2023, infatti, si terrà a Napoli, presso il Museo d’Arte Contemporanea Madre, sito nel cuore antico della città, la mostra dedicata alla visione utopica e utopistica dell’arte e della vita del noto artista, scomparso nell’autunno del 2011.
L’iniziativa rappresenterà, in effetti, una vera e propria forma di riconoscimento del suo genio e del suo modo di concepire e plasmare la realtà attraverso l’arte e, soprattutto, la ceramica e la scultura.
La mostra, fortemente voluta dal Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, sarà inaugurata mercoledì 15 marzo, quando sarà visitabile dalle 11 alle ore 19.30.
«Un vanto e un onore aver avuto nel nostro paese un artista del calibro del maestro Marano. Cetara ospita all’interno della Torre Vicereale alcune delle opere di Marano, ma in particolare ha dato vita al progetto da lui pensato, ideato e realizzato del “Museo Vivo”. Al Madre, infatti, le opere del maestro Ugo Marano verranno esposte nelle “stanze della memoria”. Sarà un viaggio attraverso la conoscenza della materia. L’artista si esprime attraverso il ferro, il legno, la ceramica, i mosaici, i disegni, i quadri e i libri», ha commentato il Sindaco Fortunato Della Monica.
Anche lui sarà presente il 15 marzo all’inaugurazione della mostra insieme alla sua amministrazione comunale.
L’artista
Ugo Marano fu un artista radical-concettuale-utopico: in altri termini, poliedrico.
Nato a Capriglia di Pellezzano il 9 febbraio del 1943, visse a lungo nel borgo costiero di Cetara che ancora oggi ne onora la memoria ospitando all’interno della Torre Vicereale alcune sue opere.
Ipotizzò, nella sua produzione artistica, città utopistiche a dimensione umana, in cui regnano arte e filosofia capaci, poi, di divenire installazioni artistiche a cielo aperto.
Tra le sue opere più note vi fu la fontana Felice nel cuore di Salerno: per lunghi anni abbandonata, oggi è stata trasformata in un’aiuola.
