Territorio

“Il mosto che diventa vino”: presentata l’Antologia di Tramonti, un tuffo nell’identità del borgo

Una terra di chiaroscuri, di opposti, di apparente divisione che riesce, tuttavia, a mostrare una coesione storica senza eguali. È l’efficace fotografia che emerge dall'”Antologia di Tramonti, opera n.12. Conoscere il passato per costruire il futuro” opera della dottoressa Giulia Annunziata, fulcro della sedicesima edizione del convegno “Il Mosto che diventa vino” svoltosi ieri a Gete di Tramonti, promosso dall’Associazione Gete con il patrocinio del Comune di Tramonti.

Un’analisi della storia e dell’identità collettiva della città, nata da una commistione di popoli diversi che, poi, è riuscita ad acquisire una matrice comune univoca. Che, oggi, è ben lontana dal turismo più orientato alla balneazione ed alla risorsa mare come nelle vicine località di Cetara, Maiori ed Erchie. E, anzi, sta puntando con successo ad affermarsi nel settore grazie alla leva esperienziale.

“Cultura a confronto con il Mediterraneo” il titolo del convegno, moderato dal giornalista de Il Mattino Mario Amodio, che ha visto la presentazione, con un autorevole parterre di relatori e rappresentanti delle istituzioni. Ma il convegno, ha rappresentato l’occasione anche per la presentazione del libro “Bart Off dal forno dell’architetto”, opera dell’architetto tramontano Bartolomeo Giordano.

Un lavoro, quest’ultimo, che non perde le connessioni con le bellezze (ed, in particolare, quelle del patrimonio enogastronomico) di Tramonti: non a caso, l’ultimo capitolo del libro è dedicato al concerto, il signature-spirit tramontano, ed alla sua preparazione domestica.

In rappresentanza del Centro di Cultura e Storia Amalfitana è intervenuto, invece, il dott. Donato Sarno, che ha ricordato la prima missione dei Redentoristi a Tramonti, determinante anche nella storia complessiva dell’ordine. Una storia prestigiosa, quella dei tredici casali tramontani, come evocato anche dal dottor Antonio Giordano, che oggi rivive in un volume sviluppato con sapienza e corretta evocazione del passato, a suggellare l’impegno di una comunità che sta riscoprendo le sue radici in modo consapevole, mostrando di avere l’occhio sempre proiettato al futuro.

Presenti, per un indirizzo di saluti istituzionali, il primo cittadino di Tramonti Domenico Amatruda, il vicesindaco Vincenzo Savino e la sindaca facente funzioni di Sarno Eutilia Viscardi, a testimoniare la vicinanza tra le due realtà.

 

Andrea Bignardi

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