È morto Maurizio Costanzo. Il popolare giornalista, conduttore ed autore televisivo e radiofonico, oltre che sceneggiatore, si è spento questa mattina a Roma: aveva 84 anni. Lo ha reso noto, pochi minuti fa, il suo ufficio stampa.

Immediatamente la notizia è rimbalzata sui social network: migliaia sono stati gli utenti della rete che hanno voluto dedicare un tributo al popolare personaggio della tv. Vivo è anche il cordoglio da parte del mondo della politica e di quello dello spettacolo.

Costanzo è stato un volto iconico della televisione italiana, noto in particolare per la sua trasmissione in seconda serata su Canale 5, il Maurizio Costanzo Show, che dagli anni ’80 fino ai giorni nostri è stato uno dei programmi di maggior successo mai andati in onda nella storia della televisione italiana.

Maurizio Costanzo, specie prima di approdare a Mediaset, ha condotto una lunga attività giornalistica.

Iniziò la sua carriera nel 1956, a soli diciotto anni, come cronista nel quotidiano romano Paese Sera. Nel 1957 entrò a parte della redazione del Corriere Mercantile di Genova.

Appassionato da sempre di televisione, all’età di 22 anni cominciò a collaborare con TV Sorrisi e Canzoni, intervistando, tra gli altri, anche Totò, che all’epoca era ancora in vita e nel pieno del suo successo.

Poco più tardi, all’inizio degli anni ’60, divenne caporedattore della redazione romana del settimanale Grazia.

Lunghe e frequenti furono le collaborazioni del conduttore con la televisione pubblica: sulla Rai, infatti, Costanzo condusse negli anni ’70, il celebre programma “Bontà loro”, uno dei primi esempi di talk show, cui si ispirarono numerose trasmissioni successive.

Nel 1980 divenne direttore del primo telegiornale a diffusione nazionale andato in onda su un network privato: Contatto, sull’emittente Primarete edita da Rizzoli.

Passato a Mediaset, oltre al Maurizio Costanzo Show, il popolare volto televisivo condusse anche la trasmissione “Buona Domenica”, andata in onda tra la fine degli anni ’80 e gli anni 2000: il contenitore pomeridiano della rete ammiraglia Mediaset, sotto la sua guida, insidiò la ben più celebre e storica “Domenica In”.

Forte fu l’impegno di Costanzo contro la mafia: il 14 maggio del 1993 fu vittima, insieme a sua moglie Maria De Filippi, di un grave attentato in via Fauro a Roma, all’uscita dal teatro Parioli nel quale venivano registrate le puntate del suo show: solo per un puro caso i due rimasero illesi.