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È morto Franco Di Mare: una vita per il giornalismo

Franco Di Mare

È morto Franco Di Mare, lo ha annunciato la famiglia in una nota.

Abbracciato dall’amore della moglie, della figlia, delle sorelle e del fratello e dall’affetto degli amici più cari oggi a Roma si è spento il giornalista Franco Di Mare – si legge sull’agenzia di stampa Ansa – Seguirà comunicazione per le esequie

Parlando del suo libro appena pubblicato ‘Le parole per dirlo, la guerra dentro e fuori di noi’ (Sem editori) in un’apparizione drammatica, a ‘Che tempo che fa’ il 28 aprile, meno di un mese fa, aveva rivelato di essere gravemente malato: “Ho un tumore molto cattivo, il mesotelioma: si prende respirando le particelle di amianto. Mi rimane poco da vivere ma non è ancora finita“.

Da inviato di guerra ho respirato amianto: sono sereno e non mollo, ma da questo non si guarisce“, ha detto a Fabio Fazio entrando nei dettagli di una vicenda che ha sconvolto il pubblico anche per le pesanti affermazioni sul comportamento che gli ha riservato la Rai (non la dirigenza attuale aveva precisato in verità) dopo la scoperta della malattia.

Franco Di Mare: la carriera

Franco Di Mare si era laureato in Scienze Politiche all’Università Federico II di Napoli, comincia a collaborare con diversi giornali tra cui L’Unità, per il quale si occupa prevalentemente di cronaca giudiziaria e di politica estera. Per Rizzoli ha pubblicato Il cecchino e la bambina (2009) e il romanzo bestseller ‘Non chiedere perchè (2011) dove raccontava la storia di come ha incontrato in un orfanotrofio e si è innamorato di una bimba di 10 mesi che poi adotterà con il nome di Stella.

La sua carriera giornalistica, durata oltre 40 anni, fu segnata da una lunga esperienza in Rai, prima da inviato di guerra e, in seguito, da conduttore di Uno Mattina: nel 2019 divenne vicedirettore di Rai1, poi passò alla guida del day time della Rai. Il 15 Maggio 2020 assunse la direzione di Rai 3.

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