Proseguiranno fino a settembre le indagini del sostituto procuratore Giampaolo Nuzzo sulla tragica collisione tra il Saint Tropez e il veliero Tortuga, avvenuta il 3 agosto dello scorso anno, in cui perse la vita l’editrice americana Adrienne Vaughan.

Come scrive il quotidiano Il Mattino in un articolo a firma della giornalista Petronilla Carillo le perizie tecniche commissionate dalla Procura di Salerno: emerge, al contempo, una nuova inchiesta riguardante la rimozione delle targhe identificative del gozzo su cui la donna viaggiava insieme al marito, ai suoi due figli ed allo skipper Elio Persico, che è attualmente indagato insieme agli armatori della società Daily Luxury Boat.

Le targhe sono state rimosse da mani ignote e successivamente ritrovate con intestazioni diverse. Elemento, questo, che ha spinto la Procura Salernitana guidata da Giuseppe Borrelli, a negare l’autorizzazione a smontare i motori.

Tra le perizie, una si è concentrata sul timone del S. Tropez: l’esame metalloscopico he evidenziato – si legge, ancora – la presenza di “ossidazioni significative”. E’ allo studio anche la rotta delle imbarcazioni coinvolte nel sinistro, sia tramite immagini registrate da un hotel sito lungo la fascia costiera, che attraverso l’analisi del sistema AIS.