Fulvio Mormile torna in campo, e rompe il silenzio, con un intervento video diffuso sui suoi canali social, dopo alcune settimane di assenza dal dibattito politico locale, ribadendo la “paternità” dell’opposizione alla Galleria Maiori-Minori. Tema, quest’ultimo, che, visti gli ultimi sviluppi della vicenda, con l’avvio delle indagini geognostiche, a cinque mesi dalle amministrative appare come un tema centrale nel dibattito. O, forse, il tema dell’agone politico.
“Nonostante avessi scelto di prendere un periodo di silenzio visti gli assestamenti vari e la campagna elettorale, sono costretto, mio malgrado, stasera ad intervenire su uno dei temi che ho più a cuore, quella della Galleria“. Un incipit, quello del consigliere comunale, che suona come un’accusa verso la leader del gruppo “Le Formichelle” Maria Citro, a lungo assessore della giunta Reale, poi dimessasi lo scorso anno ed oggi candidata primo cittadino.
“In questi giorni la mistificazione che si sta mettendo in atto è grande – ha aggiunto Mormile – Vanno dette delle verità. L’ex assessore della giunta Reale che ha deciso di abbandonare la sua compagine per problemi interni, devo specificare che nella sua ultima consiliatura ha votato sempre a favore dell’opera“.
Linea politica, altrettanto condivisa, quella in favore della Galleria, secondo Mormile, fino al giorno prima delle sue dimissioni, anche dall’ex assessore Tommaso Mansi, oggi vicino alla proposta politica della Citro.
“Il quale – prosegue, ancora, il consigliere comunale di minoranza a Minori nella nota – con la delibera di giunta n 47 del 2017, con il il collega Bonito, diede avvio all’ iter con addirittura l’ assenza del sindaco: non è certo questo, l’ agire per il bene
comune!“.
L’attuale candidata sindaco, dunque, secondo quanto sollevato da Mormile nel corso del suo video-intervento, si sarebbe schierata sempre in favore della galleria, esprimendo un gran numero di voti favorevoli, sin dal 2017, relativamente i più disparati passaggi consiliari in cui si è, a vario titolo, discusso dell’opera, che già dalla precedente consiliatura era stata individuata come prioritaria da parte del primo cittadino Andrea Reale.
I voti della Citro in consiglio comunalee sarebbero stati favorevoli anche relativamente alla sostenibilità economica dell’opera: il gruppo “Le Formichelle” appare oggi critico, come evidenziato dalla stessa Maria Citro, sul rapporto costi-benefici, primo elemento di dissenso nei confronti della futura realizzazione dell’opera.
Mormile ha, infine, ricordato l’impegno che, specie a partire dal 2020 ma già negli anni precedenti, mise in campo per opporsi all’avvio della progettazione dell’opera, sino all’ipotesi di messa a punto di una consultazione referendaria.
“Come gruppo nel 2020 scrivemmo alla Commissione Europea, al Ministero per i Beni Culturali, alla Soprintendenza di Salerno, al Ministero per l’Ambiente, al viceministro per le Infrastrutture – ha aggiunto Mormile – in Agosto formammo un tavolo tecnico con geologi, architetti e docenti universitari da cui scaturì un documento condiviso che fu portato in tutte le sedi istituzionali, discusso anche davanti al Commissario Europeo per l’Ambiente nel dicembre del 2020“.